Presso la chiesa di Santa Maria Maggiore nella sereta appena trascorsa, i volontari del Gruppo Comunale hanno preso parte alla veglia solenne in ricordo del giorno della morte del frate con le stimmate, santo protettore dei volontari di protezione civile di tutta Italia. Una cerimonia lunga ma allo stesso tempo edificante per molti, sopratutto quando dopo il rito della sacra comunione, il parroco Don Rocco, che sostituiva Don Peppe assente giustificato, ha invitato il nostro Raffaele Pantoni a leggere la preghiera del volontario di protezione civile. Che di seguito riporto:
''Signore,
fa che questa tuta non debba mai sporcarsi di sangue,
ma che sia simbolo di armonia e infonda fiducia;
che queste corde non debbano mai sorreggere un ferito,
ma che servano da traino per diffondere l'amore e la solidarietà;
che i nostri fari servano ad illuminare soltanto volti sereni,
che la nostra barella trasporti solo allegria;
che le nostre manichette restino sempre asciutte;
che i nostri cani siano solo fedeli e giocosi compagni di vita,
che dalle nostre radio si diffondano solo messaggi di pace e di speranza;
che i nostri attrezzi siano strumenti per una vita migliore;
che i nostri mezzi portino solo pace e serenità e che la nostra pala rimanga,
per tutti, solo il simbolo della fatica e della partecipazione.
Signore, quando tutto questo non sarà possibile sostienici
nella nostra attività di soccorso che oltrepassa tulle le barriere ideologiche razziali
e sociali e se mai ci fosse la necessità,
anche con tutti i nostri difetti e le manchevolezze umane,
là assistiti dal nostro Patrono SAN PIO, noi saremo pronti:
per limitare i danni che l'uomo ha causato;
per portare anche un semplice sorriso ed esprimere il significato della vera solidarietà.
Aiutaci ad aiutare chi si trova nella sofferenza, nelle ostentazioni, nelle calamità.
Amen.''
Lungo applauso ed attimi di commozione poi per il nostro rappresentante dopo la lettura degli ultimi atti di vita terrana di Padre Pio trascritti da un suo confratello. San Pio da Pietrelcina può essere considerato un maestro delle virtù richieste a quanti hanno scelto di esprimere la solidarietà, le generosità del dono di sé e la condivisione soprattutto con coloro che vivono momenti di dramma e di sofferenza perché la loro vita quotidiana è sconvolta da catastrofi e calamità di qualsiasi natura. "Age quod agis", ha fatto scrivere Padre Pio sul pavimento della sacrestia a San Giovanni Rotondo, "Vivi con tutto te stesso ciò che stai facendo". La serata si è poi conclusa con la foto di gruppo dei volontari presenti, poco meno della metà di quelli in forza al Comune di Francavilla al Mare, con la partecipazione del consigliere delegato Paolo Palmitesta.
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