30 marzo 2012

COME DISTRUGGERE UNA REALTA'


Agli occhi di qualche distratto, può sembrare che nulla accada o sia accaduto recentemente... Da diverse settimane, se non mesi, la nostra piccola realtà che ci identificava tutti indistintamente e sotto una unica entità, il G.C.V.P.C., è andata frantumandosi, colpita nell'anima dai colpi vili inflitti da alcuni che, spinti da interessi personali o chissà sotto quale rivoluzione organizzativa, non hanno esitato a creare terra bruciata attorno a sè ed alla loro cerchia di fedelissimi. Alla faccia della discriminazione, verso incolpevoli volontari che da anni, si sono sempre mossi nel pieno rispetto delle regole, dei comuni intenti e della partecipazione comune e che oggi,  purtroppo, vengono estromessi da ogni forma di attività di protezione civile solo perchè avversi alle loro idee o più semplicemente perchè, lavoratori. con poco tempo a disposizione. La cosa che fa più male, però, è la mancanza di umiltà di questi soggetti, taluni anche alla prima esperienza di volontariato, impettiti di smisurata arroganza, continuano impunemente le loro attività (a volte non si capisce cosa), noncuranti di nulla e di nessuno, protetti dal menefreghismo di personaggi complici di tali scelleratezze. E chi dovrebbe vigilare, prendere decisioni importanti atte a sanare  questo scempio che fa? Assolutamente nulla, in un imbarazzante immobilismo totale sono rimaste inascoltate le continue richieste di aiuto e grida di allarme sullo stato di salute del Gruppo. Va bene, aggiungiamo noi. Tenetevi pure il giocattolo rotto... ma noi, quelli che hanno avuto sempre e comunque a cuore la vita di questo Gruppo, non molleremo mai, affinché non sia ripristinato il comune spirito di servizio nei confronti della collettività, inteso in maniera disinteressata, nella comunanza di intenti nell'esecuzione dei compiti assegnati, nei ruoli e nelle competenze a disposizione, ma soprattutto al rispetto delle regole!

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