29 ottobre 2009

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE RINGRAZIA


Con una lettera ufficiale pervenuta ieri presso la nostra sede, il Sindaco della città di Francavilla al mare Avv. Nicolino Di Quinzio, il consigliere delegato alla protezione civile Paolo Palmitesta ed il Dirigente dei lavori pubblici Arch. Paola Chiola, hanno voluto ringraziare i volontari che lo scorso 12 ottobre, in occasione dell’emergenza maltempo, prestarono un pronto intervento e garantirono assistenza alla cittadinanza. “Una situazione difficile da gestire per la città” -ricorda un volontario- “soprattutto per il breve periodo avuto a disposizione per l’allestimento delle squadre d’emergenza”. Nonostante le difficoltà iniziali, da ricordare la caduta di diversi alberi ed altre strutture a causa del vento, la situazione è lentamente tornata alla normalità verso le ore serali. Questi i nomi dei volontari: Marco Agostinelli ; Giovanni D’Amore ; Umberto Iacone ; Luigi Iezzi ; Attilio Langiano ; Raffaele Pantoni e Giocondino Zaccardi .

27 ottobre 2009

PROTEZIONE CIVILE: AUTORIZZATI I LAMPEGGIANTI BLU


Con il Decreto del 5 ottobre 2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.247 del 27 ottobre 2009 si raggiunge una svolta epocale, oseremmo dire, per le attività emergenziali delle associazioni di Protezione Civile. Tale Decreto sancisce di fatto la possibilità di utilizzare, da parte dei mezzi di protezione civile appartenenti ad enti o privati, i dispositivi a lampeggianti blu e avvisatori acustici. Và precisato che tali dispositivi sono vincolati all'utilizzo solo in caso di svolgimento dei servizi di protezione civile in situazione di emergenza ed urgenza e solo su mezzi identificati dalle associazioni stesse. Per ulteriori informazioni consultare la G.U..

25 ottobre 2009

DISSESTO IDROGEOLOGICO: L'ABRUZZO RISCHIA


Sono 258 su 305 i comuni abruzzesi che fanno parte delle “Località abitate instabili”. Termine con il quale il Pai - il piano per l’assetto idrogeologico dei bacini Abruzzesi e del bacino interregionale del fiume Sangro, realizzato dall’omonima autorità di bacino, adottato nel 2005 ed approvato nel gennaio 2008 – evidenzia le porzioni di territorio interessate da movimenti franosi anche in relazione all’altimetria e alla sismicità. Insomma l’85% del territorio Abruzzese è a rischio frane, alluvioni ed erosioni. I comuni catalogati come “Località abitate instabili” sono: 24 nella provincia dell’Aquila, 101 in quella di Chieti, 37 nel pescarese e 94 nel tramano. Numeri dietro i quali esistono realtà che avrebbero bisogno di una strategia coerente volta alla tutela degli aspetti ambientali. Una tutela individuata nell’impianto complessivo del Pai, dove si prevedono anche le priorità di rischio e quindi d’interveto. Uno strumento utile che tuttavia resta fermo dato che mancano i fondi per realizzare gli interventi. Infatti, il Piano che si basa su una metodologia rigorosamente scientifica riesce, oltre che a mappare il territorio, anche ad indicare il grado di probabilità del verificarsi di fenomeni di dissesto. Fenomeni che potrebbero essere innescati anche da eventi straordinari o da elementi naturali di forte intensità. Oltre al Pai che abbraccia bacini fluviali, delta e territorio, esiste un altro strumento realizzato da Legambiente e dalla protezione civile che valuta gli aspetti amministrativi, manutenzione delle sponde e opere idrauliche. Un metodo che ha portato all’individuazione di 178 comuni a rischio. Di questi 103 sono a rischio movimenti franosi, 19 a rischio alluvione e 56 che rischiano sia frane che alluvioni. Insomma metodologie che individuano rischi e pericoli di un territorio di per sé fragile e reso ancora più debole dall’urbanizzazione selvaggia e dalla crescita di insediamenti commerciali ed industriali in aree a rischio.
Fonte:Rete5.tv

21 ottobre 2009

DISABILITA' E TERREMOTO: COSTRUIRE NUOVI MODELLI DI INTERVENTO


A sei mesi dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo, la Protezione Civile Nazionale ha promosso per lunedì 26 ottobre, presso la Sede della Scuola Ispettori Sovraintendenti della Guardia di Finanza di Coppito (l'Aquila), una giornata di riflessione sul tema Disabilità e terremoto: contributi e testimonianze per un nuovo modello di intervento di protezione civile.
«Il seminario - spiegano i promotori - sarà rivolto ai rappresentanti delle Associazioni di Volontariato, degli Enti e delle Istituzioni, nonché a tutti gli interessati a tali questione e che siano impegnati nella ricerca di valide risposte per il soccorso delle persone con disabilità. Con tale iniziativa, intendiamo in sostanza agevolare la conoscenza delle problematiche vissute dalle persone con disabilità durante il terremoto e aprire un dibattito sulle metodologie di allertamento e soccorso da ottimizzare negli interventi futuri della Protezione Civile, nel rispetto delle dignità delle stesse persone con disabilità».
I lavori (ore 9-18) verranno aperti da Guido Bertolaso, commissario delegato per l'Emergenza in Abruzzo, Fabrizio Lisi, comandante della Scuola di Guardia di Finanza e Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila. Sono previste innanzitutto due tavole rotonde, la prima delle quali si intitolerà L'esperienza e le difficoltà incontrate dalle persone con disabilità nell'emergenza terremoto e sarà moderata da Agostino Miozzo del Dipartimento della Protezione Civile. Vi parteciperanno Ida Collu e Franco Di Domenico dell'ENS (Ente Nazionale Sordi), Zito Vitantonio e Americo Montanaro dell'UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti), Roberta Amadeo e Anna Paola Paolini dell'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Maria Grosso dell'AIPD (Associazione Italiana Persone Down), Nicole Fiaccadori e Maria Pia Di Sabatino dell'ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), Marco Valenti della Fondazione Il Cireneo per l'Autismo e Augusto Pace della Comunità XXIV Luglio dell'Aquila.
La seconda tavola rotonda verterà invece sul tema Le Associazioni di Volontariato e le Istituzioni nel soccorso alle persone con disabilità nell'emergenza terremoto. Essa sarà moderata da Bernardo De Bernardinis, coordinatore della Di.Coma.C. (la Direzione di Comando e Controllo delle strutture di Protezione Civile Nazionale sui vari territori) e potrà contare sulla partecipazione di Salvatore Pagliuca e Riccardo Loni dell'Unitalsi, Daniela Pompei e Rita Cutini della Comunità di Sant'Egidio, Maria Teresa Letta e Marianna Lamonica della Croce Rossa Italiana, Domenico Barbati della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), Vittorio Sconci e Giuseppe Matricardi dell'ASL 4 dell'Aquila e Massimo Lardera del Progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili).
Il seminario si concluderà con il dibattito intitolato "Il soccorso alle persone con disabilità nell'emergenza e post emergenza", sulla base delle proposte emerse nella giornata, cui interverranno Sabatino Belmaggio della Protezione Civile Regione Abruzzo, Massimo Barboni dei Vigili del Fuoco, Salvatore Squarcione di Funzione Sanità della Protezione Civile, Roberto Giarola di Funzione Volontariato, Rita Sicoli di Funzione Assistenza alla Popolazione e Marco Agnoloni di Funzione Materiale e Mezzi.
Fonte:Superando.it
Per ulteriori informazioni sul seminario di Coppito del 26 ottobre:
Di.Coma.C. F15 Funzione Assistenza alla Popolazione, Scuola e Università, tel. 0862 308651-2-3-5-6, popolazionedicomac@protezionecivile.it.

20 ottobre 2009

NUOVO SISMA

Risveglio con paura questa mattina a L'Aquila. Una scossa di terremoto è stata registrata dai sismografi dell'Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) in Abruzzo nella zona dell'Aquilano.
Il sisma si è verificato oggi 20 ottobre alle 07:07:30 con magnitudo di 3.5 Richter ad una profondità di 9,9 Km. Il distretto dell'epicentro è quello dell'Aquilano. L'epicentro è stato individuato alle coordinate 42.398°N, 13.24°E tra le città di Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli e Scoppito tutte in provincia dell'Aquila, città che hanno già onosciuto il disastro del 6 aprile scorso. Il terremoto si è sentito distintamente anche a Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Fiamignano, Micigliano, Petrella salto, Posta, Capitignano, L'Aquila, Lucoli, Montereale, Tornimparte, tutte località tra le province di Rieti e L'Aquila.
Questa scossa di terremoto segue le due precedenti verificatisi ieri con magnitudo intorno ai 2 gradi richter con epicentro tra Poggio Picenze, Fossa e L’Aquila.
A parte tanta paura tra la gente che si è riversata per strada per ora non si segnalano danni a persone e cose e dunque nessun vittima di questo ennesimo terremoto.
Fonte:ItaliaNews.it

19 ottobre 2009

AIUTACI AD AIUTARE


E' attiva da pochi giorni l'iniziativa dei volontari rivolta ai cittadini di Francavilla al mare per la donazione di un utensile o un attrezzo da lavoro da destinare al Gruppo Comunale di Protezione Civile. Da sempre al servizio dei cittadini come nelle recenti emergenze sul territorio, i volontari necessitano di materiali ed attrezzature per rendere ancor più efficiente il loro aiuto. Come spesso ricordiamo a chi chiede informazioni sul nostro operato, rispondiamo che non è sempre necessario vestire una divisa fluorescente per mettersi a disposizione del collettivo ed aiutare il prossimo in difficoltà. Basta avere volontà e voglia di mettersi in discussione.
Ci rivolgiamo quindi al cittadino che voglia sentirsi attivo e partecipe al tema di protezione civile nella sua città, magari contribuendo con un piccolo aiuto da destinare a noi volontari.
Troverete nel link (in alto a sinistra) tutto l'elenco dei materiali utili.
Vi ringraziamo anticipatamente.

17 ottobre 2009

PREMIO RUSSO: STRANAMENTE ASSENTI


Si svolgerà questo pomeriggio il Premio Nazionale sul Reportage di Guerra intitolato ad Antonio Russo, il giornalista francavillesse di Radio Radicale ucciso in Cecenia dalle circostanze tutt'oggi da chiarire. Quest'anno, come mai finora, il nostro Gruppo non vedrà nessun partecipante all'evento perchè, stranamente non ci è stato recapitato alcun invito. Siamo consapevoli dei tempi di ristrettezza economica ma avvisare anche per via telefonica non costava niente. Cosa dobbiamo pensare allora? Che non ci volevano? Speriamo che il nostro consigliere delegato ci degni di una risposta...

14 ottobre 2009

TROMBA D'ARIA RISVEGLIA LA CITTA'

ENNESIMO EVENTO CALAMITOSO, SONO 2 NELLE ULTIME 48 ORE

Risveglio brusco per i cittadini di Francavilla al mare questa mattina, attorno alle ore 5.00 una tromba d'aria ha procurato seri danni in alcuni punti della città. Da registrare lo scoperchiamento del tetto di una abitazione all'incrocio di Via C.Colombo e Via Rimini. La forza dirompente del vento ha sollevato la struttura scaraventandola contro il tetto di una abitazione adiacente per poi schiantarsi nel giardino di quest'ultima. Le foto scattate pochi minuti fà testimoniano l'evento, in basso la casa senza il tetto, mentre in alto l'abitazione colpita. Si nota sulla sinistra la carcassa del tetto divelto (bianco) . Sulla Nazionale Adriatica nei pressi dello stadio comunale, un albero è caduto su un'auto parcheggiata. Al momento sembrano non esserci notizie di ulteriori danni a cose o persone.

13 ottobre 2009

ARRIVA L'AUTUNNO, E SI FA SENTIRE!


Tanta paura ieri pomeriggio per la tromba d'aria che si è abbattuta su Francavilla ma anche nelle vicine Pescara e Montesilvano. Numerose segnalazioni di alberi abbattuti, cartelloni divelti ed impalcature pericolanti causate dalle forti raffiche di bora, sono arrivate al telefono del Comune al Comando di polizia municipale. Attimi di concitazione e smarrimento si sono avuti tra il personale addetto ai lavori per la mancanza di personale reperibile.
Come spesso accade, il Gruppo Comunale dei Volontari di Protezione Civile non è stato colto impreparato, già nella mattinata aveva fatto scattare l'allerta meteo per l'arrivo di condizioni estremamente avverse che poi, puntualmente alle ore 16.00 circa si sono verificate. Intervenuti per primi, nei minuti a seguire eseguivamo già le operazioni di controllo e messa in sicurezza delle infrastrutture pericolanti, seguite poi dalla rimozione nei casi meno complicati, degli alberi e rami dalle carreggiate stradali. Numerosi eventi hanno costellato il territorio di Francavilla da nord a sud, alberi caduti nel quartiere Villanesi, uno sulla Nazionale Adriatica Sud schiantatosi a terra assieme ad un palo dell'illuminazione pubblica nel mezzo della strada, fortunatamente senza causare danni a cose o persone; su Viale Nettuno un grosso ramo di pino ha causato il blocco, come nel caso precedente di una delle arterie principale di transito in città. Si segnalano cornicioni caduti in piazza S.Franco, allagamenti nei sottopassi a sud ed altri disagi sulla fondovalle Alento. I Vigili del Fuoco della vicina Pescara, come anche quelli di Chieti non hanno potuto effettuare alcun intervento su Francavilla fino all'arrivo della sera, questo per dare precedenza prima alle emergenze nelle rispettive città. Provvidenziale quindi l'aiuto della ditta Cosvega che ha provveduto alla rimozione delle piante dalle sedi stradali. Non sono mancate le polemiche da parte di alcuni cittadini che hanno lamentato la scarsa cura delle piante, in special modo la potatura che in alcuni casi risulta carente o male eseguita. Il maltempo per ora ha dato tregua ma già nelle prossime ore è atteso un peggioramento.

09 ottobre 2009

REGIONE LAZIO: IN ALLERTA LA PROTEZIONE CIVILE


Situazione di allerta per la Protezione Civile regionale nella zona del sorano e della Valle di Comino, in provincia di Frosinone, colpita da alcuni giorni da uno sciame sismico contraddistinto da un susseguirsi di scosse frequenti ma di modesta entita'. Gli uffici del Genio Civile di Frosinone e Cassino, insieme al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, su indicazione della Protezione Civile regionale, sono a disposizione dei sindaci dei 20 comuni interessati per i controlli su edifici pubblici e privati, con l'obiettivo di individuare eventuali danni. Monitorate in particolare le scuole, che per provvedimento dei sindaci rimarranno chiuse fino a lunedi'.
Inoltre sono state sospese le partenze di squadre di volontari della provincia di Frosinone, gia' programmate, per l'Abruzzo e sono state concentrate nelle zone colpite dallo sciame per l'assistenza alla popolazione, con punti informativi e di conforto anche notturni. In collaborazione con il dipartimento nazionale di protezione civile sono stati posizionati sistemi di monitoraggio per alcuni edifici pubblici della zona e numerosi accelerometri per la misurazione ponderata di eventuali altre scosse.
La Sala Operativa Regionale della protezione civile, in costante contatto con il dipartimento nazionale, e' in servizio 24 ore su 24 e a disposizione dei cittadini attraverso il numero verde 803.555.
Fonte. ASCA.it

08 ottobre 2009

BERTOLASO ELOGIA I GRUPPI COMUNALI


Di seguito riportiamo uno stralcio dell'intervento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso durante la 92a seduta della Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica. Bertolaso elogia le figure dei gruppi comunali di protezione civile, splendide realtà e ancora tutte da scoprire; inoltre fà riferimento al sistema di protezione civile della Regione Friuli V.G. che, ad oggi, risulta il migliore in Italia e modello da imitare.


[...] "Certamente la Protezione civile è cresciuta molto rapidamente anche alla luce delle emergenze affrontate e dei risultati positivi che abbiamo conseguito, ad esempio in occasione di grandi eventi e funerali; sicuramente, quella che fino ad un decennio fa era un’attività poco diffusa è diventata una pratica suggestiva.
Poiché ogni Regione, Provincia autonoma, Provincia e Comune può organizzarsi come crede, la materia puo` considerarsi deregolamentata e quindi riuscire a far funzionare e a coordinare il sistema di Protezione civile può apparire un’impresa impossibile; invece, come abbiamo visto anche in occasione del terremoto abruzzese, non è così anche grazie al duro lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni, non solo elaborando documenti cartacei (direttive, linee guida, raccomandazioni), che in ogni caso sono serviti a fissare dei paletti, a dare indicazioni e raramente si sono contraddetti o hanno mancato di chiarezza, perche´ erano stati elaborati
dagli operatori per gli operatori.
Contemporaneamente, bisogna rilevare che l’elenco delle organizzazioni di volontariato di protezione civile a carattere nazionale è molto lungo: mi riferisco, anche se in modo improprio, alla Croce rossa, ma anche al Soccorso alpino (due organizzazioni di volontariato sui generis, che
comunque fanno parte del nostro sistema), alla Pubblica assistenza, alle Misericordie, ai Carabinieri e ai Vigili del fuoco in congedo, agli alpini dell’Associazione nazionale alpini (ANA) e agli scout. Spesso infatti si fa confusione riguardo alle tipologie di volontariato: da una parte c’è

quello a carattere sociale, che ha competenze e attività proprie, e dall’altra il volontariato di protezione civile, disciplinato dalla legge n. 225 del 1992, che regolamenta il sistema nazionale di Protezione civile, definisce le organizzazioni che lo compongono e le inserisce nello stesso; poi, con
regolamenti successivi, abbiamo organizzato e disciplinato il funzionamento di tali realta`. Ovviamente, si può agevolmente creare una ONLUS denominata, ad esempio, «Amici della protezione civile» e, se si ha del denaro, si può acquistare un’ambulanza o una moto medica, perchè nessuna norma impedisce di farlo. Tuttavia, si tratta di realtà diverse dalle organizzazioni nazionali di Protezione civile che devono essere inserite in un elenco nazionale, previa verifica della capacità tecnico-operativa da parte delle Regioni, per poter ricevere dal Dipartimento i contributi necessari per costruire il centro di soccorso, comprare l’ambulanza o il container in cui collocare le tende.
Pertanto, anche se nell’ambito del nostro sistema la struttura funziona, purtroppo non possiamo impedire la proliferazione di queste organizzazioni spontanee che ci danneggiano fortemente se si pensa che non possiamo impedire il fatto che un ipotetico volontario di protezione civile con addosso la sua giacca a vento gialla e blu con la scritta «Protezione civile - Amici della terra» venga trovato ad appiccare le fiamme in un bosco o vada in giro chiedendo un contributo economico per i terremotati dell’Abruzzo. Allo stesso modo, sovente vedo autovetture con l’intestazione «Protezione civile-Viale Trastevere, 24» che non hanno niente a che vedere con noi, ma non possiamo denunciarli perchè al momento sembra che non venga violata alcuna norma.
A questo proposito, avrete notato che nel decreto-legge n. 39 del 2009, recante interventi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, abbiamo inserito una disposizione che sanziona penalmente chi abusa del logo, delle attività, dei mezzi e dell’immagine della Protezione civile, perche´ ci rendiamo conto che è diventata una parola di uso comune e che tutto sommato non gode di una brutta reputazione. In sintesi, se andassi in giro a nome e per conto dei Carabinieri a chiedere soldi o a comminare una multa sarei arrestato, mentre se dico di far parte della Protezione civile non ci sono sanzioni. Quindi, siamo consapevoli di quanto evidenziato dal senatore Gramazio: il problema da lui segnalato è reale e deriva anche dalla grande espansione del nostro sistema. Non ho invece alcuna intenzione di rinunciare a ciò che il senatore sembrava voler criticare, cioe` la nostra multiforme organizzazione, testimoniata dai colori delle diverse divise che abbiamo fatto sfilare con orgoglio in occasione del 2 giugno, perchè la nostra grande originalità è riuscire a fare squadra con tante componenti differenti. Mi sembra infatti che stiamo vincendo la sfida di mettere insieme i Vigili del fuoco col Soccorso alpino (che, come qualcuno sa, non si amano alla follia), i Carabinieri con la Polizia e la Guardia di finanza, la Marina con l’Esercito e l’Aeronautica, la Croce rossa con le Croci bianche, la Pubblica assistenza con le Misericordie: poichè il sistema funziona, mettiamo tutte queste organizzazioni su un camion e le facciamo sfilare l’una a fianco all’altra in occasione della festa della Repubblica per dimostrare che siamo tutti uniti pur nella diversità di discipline, idee, metodi di intervento.
In questo contesto non posso esprimere giudizi sui criteri di appalto per i servizi 118 da parte delle Regioni; trovo solo originale pensare che il problema siano i volontari delle Misericordie, della Pubblica assistenza, della Croce rossa, che invece sono essenziali per il funzionamento del
118, tanto che se tali enti all’improvviso strappassero le convenzioni e gli accordi stipulati con le Regioni, il soccorso in Italia crollerebbe, non esisterebbe più. E` pertanto opportuno che si trovino le modalità per assicurare un funzionamento migliore, ma è assolutamente positivo che il volontariato ci sia e che queste organizzazioni si dotino di ambulanze moderne, efficienti, organizzate e che svolgano anche corsi di formazione.
E`vero che dieci anni fa il volontariato poteva essere connotato come approssimativo, dilettante, superficiale, ma questa è una realtà del passato; oggi i nostri volontari, quelli che rientrano nel nostro sistema e lavorano nelle organizzazioni da noi riconosciute, seguono corsi di formazione per tutte le attività. Magari ciò non avviene dal primo istante, anche perchè tendiamo a favorire lo sviluppo dei gruppi comunali di volontariato, un’altra grandissima opportunità italiana a cui non molti hanno fatto ricorso, con cui incoraggiare la creazione di una rete di soccorso e sorveglianza del territorio. Occorre tuttavia considerare che mentre nel resto del mondo, come negli Stati Uniti e in altri Paesi, determinate operazioni vengono compiute dai Vigili del fuoco volontari, in Italia tali corpi volontari non riescono ad allargarsi per una serie di motivazioni legate al Ministero di appartenenza. Per cui oggi, se partecipiamo ad una manifestazione della Protezione civile friulana, vediamo che nei 219 Comuni della Regione Friuli ci sono 219 sindaci che si mettono la giacca a vento con scritto «Protezione civile comunale» e sopra la fascia tricolore del sindaco.
Essi hanno alle loro spalle le truppe organizzate del volontariato comunale, che sono bravissime e molto preparate: hanno conoscenze di comunicazione; sanno guidare le ambulanze ed effettuare un soccorso su un politraumatizzato, ma anche mettere in piedi un argine in un torrente laddove
necessario; sanno cos'è un fontanazzo, e via dicendo. Questa è la nostra grande risorsa e stiamo lavorando per far sì che l’esperienza friulana, tipica anche di altre Regioni, soprattutto del Nord, arrivi fino al Sud, così da garantire – e questo è il mio compito – assistenza e sicurezza anche quando il servizio pubblico è carente e non riesce a offrire la stessa risposta."

05 ottobre 2009

STRUTTURA COMUNALE INEFFICIENTE


Ai più l'argomento sicuramente non toccherà minimamente, ma speriamo che almeno possa aiutarvi ad avere una visione generale di come i problemi, in caso di emergenza, vengono affrontati dalla nostra città. A Francavilla come in altre città è in dotazione un Piano Comunale di Emergenza. Ma cos'è? E' l'insieme di procedure, disposizioni e livelli di responsabilità finalizzati alla gestione di una condizione di emergenza che rappresenta una condizione di rischio per l’incolumità delle persone. In città purtroppo, esiste una struttura comunale di protezione civile preposta all'attuazione che è mal funzionante! Ma perchè, vi domanderete voi, io vedo sempre i volontari in giro… I volontari sono delle risorse aggiuntive a cui attingere nel momento di bisogno. L’emergenza spesso e volentieri viene gestita dalla struttura comunale. Fin qui tutto chiaro, ma nel caso in cui sopraggiunga una incombente emergenza, specie nelle ore notturne, il sistema và in tilt. A noi volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile tutto ciò preoccupa, e non poco e lanciamo l'allarme. Alla ripresa delle attività settimanali, siamo venuti a conoscenza solo oggi, dell’allagamento dei sottopassi, Via Pola su tutti, e di alcuni smottamenti del terreno nelle zone collinari, dovuti alle forti piogge di venerdì notte. Questo ennesimo episodio, sottolinea marcatamente ciò che riportammo nei nostri post precedenti sull’insufficienza del sistema di allertamento dei volontari. Ribadiamo a tutti i cittadini che noi volontari siamo costantemente impegnati nella divulgazioni delle tematiche di protezione civile all’interno del Comune e degli uffici comunali. Ma puntuale arriva sempre chi disattende le nostre proposte atte a migliorare la struttura che dovrebbe garantire la gestione dell'emergenza sul territorio di Francavilla al mare. La Protezione Civile è una materia difficile e tanto complessa, ma non per questo deve essere snobbata. La recente tragedia siciliana avvenuta a Giampilieri, Scaletta Zanclea, Molino deve insegnare e riflettere. Purtroppo delle insidie si possono nascondere sempre dietro ogni temporale o evento climatico avverso. Una struttura che è carente di uomini ma soprattutto di mezzi, come quella di Francavilla, come può far fronte ad episodi calamitosi? Alla richiesta di spiegazioni, tutti sembrano fare orecchie da mercante, intanto però c’è chi tuona ad alta voce rivendicando la propria posizione in tutta questa situazione balorda. Il Comandante dei vigili urbani ci fa notare che attualmente la catena di allertamento è interrotta o mal definita come ha sempre denunciato, è il “Chi chiama Chi?” a preoccuparlo maggiormente. "Ad oggi non è ancora ben risolto il problema dell’aggiornamento del C.O.C." (Centro Operativo Comunale, nds), aggiunge un volontario. E' la struttura operativa che gestisce ogni tipologia di emergenze sul territorio comunale, per chi non lo sapesse. "Ogni sei mesi andrebbe aggiornato come il Piano Comunale di Emergenza, ma l’ultima volta risale al settembre 2008. Già troppo vecchio a nostro avviso".
E allora, ci vogliamo rimboccare tutti le maniche per risolvere una volta per tutte il problema, o aspettiamo semplicemente che le cose avvengano per effetto di gravità quando poi, sarà troppo tardi?Non resta che incrociare davvero le dita e sperare che non si verifichino situazioni funeste altrimenti la nostra città verrà colta impreparata. L’articolo di oggi si conclude con profonda delusione per i fatti descritti e con tanta rabbia perché, alla luce di tutto quanto riportato qui sopra, siamo convinti che ci sia qualcuno che non sa nemmeno di cosa abbiamo parlato! Scusate la provocazione.

03 ottobre 2009

SICILIA, TERRA FERITA

PALAZZO SIRENA NEL DEGRADO? VE LO RIPULIAMO NOI


L'articolo apparso il 2 ottobre scorso sul quotidiano "Il Centro" descrive la situazione di degrado in cui versa l'intera struttura del Palazzo Sirena. Da molti anni ormai è lasciato nell'abbandono totale, nonostante vi si ospitino manifestazioni di rilievo come l'imminente "Premio Antonio Russo". Scritte, sporcizia ed immondizia alla vista di tutti, sono sopratutto ben evidenti al piano terra della struttura più nuova, quella dinanzi al pontile. Una situazione inaccettabile nel centro della città. Per questo abbiamo proposto al consigliere comunale delegato alla protezione civile, Paolo Palmitesta, il nostro aiuto per risolvere in breve tempo questo problema. Una buona occasione per sottolineare ancora una volta il nostro senso civico restituendo alla cittadinanza un edificio più decoroso, ma sopratutto per metterci in evidenza nonostante l'attraversamento di un periodo non molto felice per il Gruppo. Ora non resta che attendere una risposta dall'amministrazione.