31 dicembre 2009

AUGURI A TUTTI VOI



A tutti i volontari del GCVPC di Francavilla al Mare, all'Amministrazione Comunale e a tutta la cittadinanza buon 2010!

11 dicembre 2009

PINETO SI ESERCITA A "SANTA LUCIA 2009"



Giornata dedicata all’esercitazione e alle simulazioni di Protezione Civile quella in programma domenica prossima, 13 dicembre, giorno di Santa Lucia. Ed è proprio “Esercitazione Santa Lucia 2009” l’iniziativa organizzata dall’Anpas Abruzzo con la collaborazione del Comune di Pineto e del gruppo volontari della Protezione Civile pinetese che vedrà impegnati oltre 200 volontari, 30 mezzi, una colonna mobile che arriverà da L’Aquila, 3 tende da campo, una cucina da campo di oltre 16 metri quadrati e persino un elicottero.
Il coordinamento locale è stato affidato a Biagio Castagna, responsabile della Protezione Civile di Pineto che si è distinta in questi ultimi tempi per vari interventi, a cominciare dal sostegno ai terremotati aquilani che subito dopo il sisma si riversarono nel territorio pinetese e all’emergenza allagamenti della scorsa primavera nella zona di Scerne con l’esondazione del fiume Vomano.
Domenica prossima la simulazione prevederà anche l’utilizzo di “cavie” rendendo l’esercitazione una situazione di emergenza del tutto reale.
Verrà evacuato il palazzo comunale, si procederà con un intervento di emergenza in uno scuolabus, si procederà inoltre con la simulazione di feriti a bordo di un elicottero, oltre che su mezzi convenzionali.
“L’esercitazione denominata “Santa Lucia ‘09” vuole essere la simulazione di tre tipologie d’intervento di soccorso tecnico urgente”, spiega Biagio Castagna, “di gestione dell’emergenza e prima prova tecnica della Colonna Mobile Regionale di Protezione Civile dell’A.N.P.AS. Abruzzo. L’iniziativa richiederà l’impiego di personale specializzato, mezzi ed attrezzature campali di Protezione Civile e Sanitario, in seno alle varie Pubbliche Assistenze della Regione Abruzzo (già inserite nel sistema regionale d’emergenza), oltre l’impiego della Polizia Locale del Comune di Pineto. Si prevede l’evacuazione del Palazzo di Città, a causa di un incendio innescato da una probabile fuori uscita di gas, oltre alla messa in sicurezza dello stesso e dei plessi adiacenti, utilizzando squadre, attrezzature e mezzi specializzati nel soccorso tecnico urgente”.
Verrà allestito un Posto Medico Avanzato il quale con la presenza del personale medico, provvederà alla stabilizzazione ed il trasporto dei civili coinvolti; il tutto coordinato dalla Sala Operativa mobile, la quale gestirà le emergenze. Successivamente, verrà simulato un incidente stradale che coinvolgerà uno scuolabus ed un furgone carico di sostanze pericolose, quindi si interverrà per mettere in sicurezza lo scenario e successivamente inizieranno i soccorsi sanitari del caso. Alla fine degli scenari, il settore sussistenza e vettovagliamento garantito dalla struttura della cucina incorporata alla colonna mobile, provvederà al pranzo.
Fonte:cityrumors.it

01 dicembre 2009

SAN FRANCO, PRONTI I FESTEGGIAMENTI



Nato intorno alla metà dell'XI secolo in un paesino della Calabria, (incerti sono tanto la data quanto il luogo di nascita); la storia narra che l'eremita Franco, amante della religione e della solitudine abbandonò il mondo, ritirandosi in un monastero in Calabria, vicino Cosenza. Lasciata la terra natia e raggiunto l'Abruzzo, si stabilì in un primo tempo nella valle dell'Aventino, in un luogo sperduto vicino Casoli. Con altri eremiti, seguaci dell'ordine Basiliano, si stabilì nella zona dando luogo ad una comunità. I Frati erano sette: Stefano, detto "il Lupo", sepolto a S.Spirito a Majella; Nicola Greco, che riposa a Guardiagrele; Rinaldo, le cui ossa sono conservate a Fallascoso; Giovanni, la cui tomba si trova nell'Abbazia di S. Giovanni in Venere a Fossacesia; Orante, ad Ortucchio; Falco, patrono di Palena; Franco venerato a Francavilla al Mare. Fabbricato un modesto ricovero con annessa chiesa, vi conducevano una vita povera e ascetica. La morte di Nicola Greco segnò la fine del gruppo: nessuno dei superstiti, infatti, volle diventarne il capo. L'eremita Franco giunto a Francavilla, si fermò in una casetta rustica nel Feudo Cerretano, ora detto di S. Pasquale. Condusse una vita di devozione, di santità, di lavoro nei campi (anche a mezzo dell'aratro). Un giorno, trovato morto, sulla nuda terra, stante la fama di santità venne trasportato nella chiesa di S. Elena o di Santa Maria Maggiore. La data della sua morte è il 2 dicembre, la sua festa si celebra anche il 7 maggio, ed il 18 agosto. San Franco è rappresentato con abito da eremita di colore verdognolo, con bella barba e viso ardito; porta un bastone da pellegrino e sopra una mano tiene il paese di Francavilla. Da tempo immemorabile la popolazione lo venera ed a Lui ricorre nelle circostanze più varie e nei pericoli più gravi della vita, sempre con profonda fede.

I FESTEGGIAMENTI




Mercoledì 2 dicembre prossimo la Città di Francavilla ricorderà solennemente il transito di San Franco, suo Patrono.La Parrocchia di Santa Maria Maggiore tiene a precisare che questa è la vera festa liturgica del Santo, in quanto la Chiesa cattolica celebra i suoi Santi nel “dies natalis”, ossia nel giorno della loro morte. Tuttavia il Santo Patrono di Francavilla al Mare viene festeggiato in altre due date: il 7 maggio, in ricordo della sepoltura del suo corpo in Santa Maria Maggiore (1431) e il 18 agosto, per solennizzare il patrocinio sulla Città adriatica. I sacerdoti della Parrocchia, Don Giuseppe De Gregorio e Don Rocco D'Orazio, hanno pensato a partire da quest’anno di riservare le feste del 7 maggio e del 2 dicembre alla cultura e di lasciare spazio alle festività civili e ricreative il 18 agosto.
Al via, quindi, le celebrazioni del 2 dicembre, sulle ali della cultura! Il programma curato dal coordinatore parrocchiale Antonio D’Argento e dai suoi collaboratori prevede incontri qualificati e di grande interesse, accanto ai tradizionali riti religiosi.
Alle ore 09.30, Mons. Bruno Forte, Arcivescovo Metropolita di Chieti - Vasto, presiederà la Santa Messa alla quale parteciperanno gli studenti della Città che dovranno affrontare gli esami di stato e di licenza media al termine dell’anno; i ragazzi, coordinati dagli insegnati, animeranno la celebrazione con canti e letture. Alla Santa Messa parteciperanno i Sindaci e i Parroci di Casoli, Guardiagrele, Francavilla al Mare, Ortucchio, Palena, Rosello e Torricella Peligna, Città nelle quali sono venerati San Franco e compagni monaci, vissuti in preghiera e umiltà presso la Contrada Prata di Casoli nel X secolo.
Alle ore 11.00, presso il Museo Michetti, avrà luogo una Conferenza dibattito dal tema “San Franco e la comunità di Prata: alle origini del movimento eremitico abruzzese” che ospiterà le relazioni di Maria Carmela Ricci ed Elisio Cipolla, autori dello studio sulla comunità di Prata pubblicato sul sito casoli.org, Sabrina Cimini, Dottore di ricerca in archeologia e antichità post-classiche, Don Rocco D’Orazio, Direttore del Settimanale diocesano “Il nuovo Amico del popolo”; la Conferenza sarà moderata dal giornalista Rai Nino Germano. Alla Conferenza parteciperanno esponenti della politica locale e nazionale, docenti e studenti dell’Università, esponenti del WWF e della Soprintendenza archeologica. Il fine della Conferenza è di dare inizio agli scavi archeologici presso la località del Castello di Prata in Casoli, dove ancora oggi potrebbero trovarsi i resti del monastero basiliano e le reliquie dell’Archimandrita Sant’Ilarione, mai traslate da Prata.
Al pomeriggio, ancora eventi di grande cultura, intrecciati alle tradizioni locali.
Alle ore 16.00 partirà dalla Chiesa dei Santi Angeli Custodi la “Compagnia con i donativi dei frutti della terra” organizzata dalla Contrada Foro, capitanata dal Parroco Don Salvatore Travaglini e dai collaboratori Rocco Storto, Renato Del Ciotto e Antonio Paolini, con la partecipazione in abiti tradizionali delle donne del Coro folk “F. P. Tosti” e dell’Associazione culturale “La collina di Santa Cecilia”; il Corteo sarà accompagnato da un nuovo quadro di San Franco, dipinto da una giovane della Contrada.
Alle ore 18.00, sarà celebrata una Santa Messa da tutti i Parroci della Città, animata dall’Associazione Corale “Giuseppe Verdi” di Teramo, alla quale seguirà la Solenne Processione per le vie della Città alta, accompagnata dalle Autorità civili e militari, dalla Confraternita del SS.mo Sacramento con il suo nuovo Priore Giovanni Di Sipio e dalla Banda di Ancarano. Al rientro della Processione, avrà luogo il tradizionale bacio della reliquia e lo sparo di bombe dal pontile a mare.
A chiusura dei festeggiamenti, alle ore 21.00, il “Coro delle 9” di Pescara darà vita nella Chiesa Madre a un gran Concerto di canti natalizi della tradizione e di canti spiritual.
Tutta la manifestazione è patrocinata dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Chieti e dal Municipio della Città di Francavilla al Mare.
Fonte:www.piazzarossetti.it

PROTEZIONE CIVILE SPA?



La nuova Società che dovrebbe nascere in seguito alla riorganizzazione del Dipartimento della Protezione Civile si dovrebbe chiamare “Protezione Civile servizi spa”, posta sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La costituzione della società è indicata nell’ultima bozza del decreto legge con cui verranno chiuse le principali emergenze in corso (Campania, Abruzzo, Messina). Il testo ripropone anche un’idea che già altre volte in passato era stata presa in considerazione da altri Governi: - l’assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali, quasi una tassa a carico di tutti i proprietari di immobili. L’obiettivo della riforma è di concentrare la forza del Dipartimento, che dal primo gennaio 2010, dovrà fare a meno di Guido Bertolaso, sulla sua missione naturale: - la prevenzione delle catastrofi e le emergenze dei soccorsi. Tutto il resto dovrebbe essere affidato a strutture più adatte.


La prima incombenza di cui la Protezione Civile dovrà liberarsi è quella della ricostruzione. In caso di terremoto, superata la fase dei soccorsi, bisogna rimettere in piedi le case. Nello schema proposto, questi compiti non devono più essere svolti da un’amministrazione pubblica, ma da una società per azioni. La SpA , e quindi la Protezione Civile sarebbe così alle dirette dipendenze del Presidente del Consiglio dei Ministri, anche se rimane da capire come si concilierà la rapidità delle pratiche con le regole europee sugli appalti pubblici. Ma si può privatizzare l’emergenza e con questa l’esercito di volontari che in questi anni si è occupato di terremoti, ricostruzioni, disastri ambientali e persino dei grandi eventi come, non ultimo il G8 svoltosi a L’Aquila ? Evento, peraltro, organizzato in tempi strettissimi e con un ottimo risultato. Secondo il governo, sembra di sì. L’idea di privatizzare la Protezione Civile , almeno da un punto di vista giuridico, potrebbe diventare presto realtà. Vista la bozza del decreto legge. Anche se il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, non ne è ancora convinto, nel caso dovrà trovare un’adeguata copertura finanziaria, ma presto un pezzo dello Stato sarà convertito in azienda. La Protezione Civile diventerà una SpA, una società per azioni. La ristrutturazione del dipartimento diretto dal Sottosegretario Guido Bertolaso è tutta nell’articolo 11 del decreto legge sulle “norme urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in Campania e l’avvio della seconda fase nel territorio della regione Abruzzo”. Privatizzazione giuridica della Protezione civile: - ovvero il passaggio, ad una spa, una gestione autonoma. Come d’altra parte, è stato finora in virtù dell’emergenza. Infatti l’emergenza oggi, consente poteri illimitati, discrezione assoluta, operazioni e investimenti al di fuori dei normali controlli: ed è proprio questo che s’intende “privatizzare”. Ma in questo caso, l’azienda resta comunque pubblica, ma nelle mani di un unico azionista: - il Presidente del Consiglio dei Ministri. Come recita l’articolo “attività di supporto strumentale al dipartimento degli interventi strutturali e infrastrutturali, l’acquisizione di forniture o servizi rientranti negli ambiti di competenza del dipartimento, ivi compresi quelli concernenti le situazioni di emergenza socio-economica-ambientale… nonché lo svolgimento di attività di formazione e ricerca con particolare riferimento al campo dell’ingegneria sismica”. Ovvero: “Secondo le direttive operative impartite dal Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Capo del Dipartimento”. E quindi, secondo quest’ipotesi, da dicembre chi decide è Berlusconi. Il decreto legge sarà approvato entro la fine dell’anno. Da mesi se ne parla, mai nessuno, però, aveva proposto una discussione. “Tale previsione comporterà l’esternalizzazione di quasi tutte le attività di Protezione civile con effetti negativi sulla trasparenza e la rintracciabilità delle gare d’appalto, sulle attività di previsione e prevenzione dalle calamità che coinvolgono tutto il territorio nazionale ed escluderà dal controllo diretto sul territorio in prima istanza i sindaci, l’unica autorità di protezione civile riconosciuta dalla legge, nonché le regioni e le province, mentre in capo all’attuale dipartimento resteranno compiti di gestione dell’emergenza e di pianificazione”. Non soltanto una nuova società: - il decreto prevede anche nuovi dirigenti, assunti, per promozione automatica, dai gradi inferiori. Ed in questo nuovo scenario quale sarà la collocazione del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco ? Probabilmente sempre più emarginato dai compiti di protezione civile. Forse sarebbe meglio che la Protezione Civile rimanesse in amministrazione pubblica a svolgere funzioni di prevenzione, previsione e salvaguardia del territorio con i Vigili del Fuoco, purtroppo a tutt’oggi, confinati alla manovalanza del soccorso ed a compiti di ordine pubblico. Il trasferimento di competenze dal Dipartimento per la Protezione Civile ad una costituenda S.p.A., rende anche il soccorso un business, un’attività che si pone l’obiettivo di guadagnare a spese del contribuente. La creazione di questa nuova struttura in grado di acquistare inceneritori da società private con soldi pubblici stanziati per far fronte alle calamità nel paese, per poi cederli agli enti locali, ottenendo un ulteriore indebitamento dei comuni. Una società per azioni all’interno della quale i lavoratori della Protezione Civile, vedranno sottratte competenze e funzioni, e che verranno pubblicizzati e quindi, come per i Vigili del Fuoco, privati dei diritti sindacali e gerarchicamente “comandati”. I vigili del fuoco, neanche menzionati nella bozza del decreto. Rimarranno come rappresentazione mediatica dello Stato sul territorio, privati del loro ruolo nella cabina di regia delle emergenze, estromessi da tutte le attività di protezione civile, dopo la sottrazione di funzioni e competenze operata dalla nuova tipologia contrattuale.Sarà un ruolo di pura manovalanza pagata a basso prezzo ed in alcuni casi nemmeno pagata, come già succede. Rimanendo con le sofferenze giornaliere per prestare il soccorso, con i debiti in aumento nei confronti dei creditori, con mezzi ormai troppo usurati, con il personale in servizio che lavora su doppi turni, giorno, notte e festivi, senza ferie o tempo libero per le famiglie. Al soccorso ci penseranno le assicurazioni, visto che nello stesso decreto è prevista l’assicurazione obbligatoria per le civili abitazioni. Un quadro davvero inquietante e poco rassicurante. Quali le garanzie ? Quali le certezze ?
Fonte:www.iniziativa.info

28 novembre 2009

ERAVAMO QUATTRO AMICI AL BAR...



Cantava Gino Paoli, ma noi non eravamo proprio al bar, bensì nella nostra cara e bistrattata sede. Di questi tempi di magre figure se ne sono viste di tutti i tipi, ma quella consumata ieri sera, presso la sede ha il sapore della beffa. Capisco che ai più non importa un fico secco discutere per il bene del Gruppo, ma non presenziare ad una riunione è veramente deplorevole. C'è che si è permesso di snobbarla non presenziando e lasciando il piacere solo a 8 volontari presenti. E gli altri 30? Una decina di questi erano assenti giustificati. Evidentemente gli argomenti delicati come l'individuazione di un "responsabile del servizio" o sulla discussione della disciplina dei volontari, interessavano a pochi. Spero vivamente che i miei colleghi non mancheranno al prossimo appuntamento previsto per il giorno 11 dicembre alle ore 21.00, anche perchè se si dovesse verificare un ennesimo assenteismo di massa queste persone non avranno voce in capitolo su future decisioni importanti.

24 novembre 2009

RISCHIO IDROGEOLOGICO, LEZIONE IN SEDE



Si svolgerà giovedì 26 novembre alle ore 21.00, presso la sede dei volontari in Piazzale Stazione. Organizzata e curata dal volontario Roberto D'Arielli la lezione sul tema "Il rischio idrogeologico" è rivolta a tutti i volontari del gruppo ma anche ad amici e conoscenti che vogliono partecipare.

20 novembre 2009

I VOLONTARI IN ESERCITAZIONE



Si svolgeranno domani, sabato 21 novembre alle ore 09.00, le esercitazioni programmate con la motopompa autoadescante. Presso la struttura del depuratore ACA in località Foro, i volontari del gruppo comunale di protezione civile effettueranno anche simulazioni di intervento, al fine di migliorare la qualità e l'efficienza dell'operato in situazioni emergenziali. Si ricorda ai volontari che fanno parte del settore operativo, che sono obbligati a frequentare l'esercitazione.

11 novembre 2009

RIUNIONE VOLONTARI



Appuntamento fissato per venerdì 13 alle ore 21.00 presso i locali della nostra sede in Piazza Stazione. Tra gli argomenti da affrontare all'ordine del giorno c'è la nomina di uno o più volontari che ricopriranno la carica di Responsabile per ogni settore individuato.
Si prega di non mancare.

ARRIVA LA CONFERMA, BERTOLASO LASCIA



"Io non so se sono stato utile, so che ogni giorno cerco di trasmettere messaggi positivi di informazione e di educazione. Se poi qualcuno mi ascolta, mi crede e mi segue, è un altro paio di maniche".
Quando Guido Bertolaso, una settimana fa davanti ai giornalisti della stampa estera, aveva buttato lì questa frase in mezzo ad una serie di numeri sui risultati ottenuti nell'emergenza rifiuti in Campania, molti tra i suoi collaboratori hanno capito che l'avventura alla Protezione Civile era veramente finita.
Nella giornata di ieri è stato lo stesso sottosegretario a confermare che a fine anno lascerà, mettendo un punto alle voci che circolano da almeno un mese nei palazzi romani ma anche a dicerie che giravano da tempo nell'ambiente. "Non si tratta di dimissioni - ha spiegato dall'Aquila, ormai la sua seconda casa dal 6 aprile - si tratta della possibilità di avvalersi di una legge, la cosiddetta legge 'anti-fannulloni' voluta dal ministro Brunetta, che consente ai funzionari dello stato di andare in pensione con anticipo rispetto alla scadenza naturale. E io ho fatto domanda per potermi avvalere di questa legge". Dunque, il giorno dopo aver messo in una casa sicura anche l'ultimo degli sfollati aquilani (un impegno che ha preso con gli abruzzesi e che ha confermato anche recentemente) Bertolaso se ne andrà. Nato 59 anni fa a Roma, due figlie, medico specializzato in malattie tropicali - con una carriera che dal confine tra Thailandia e Cambogia lo ha portato, quest'estate in occasione del G8, a sedere accanto ai poteri della terra dopo aver organizzato il Giubileo e i funerali di Giovanni Paolo II, aver gestito i soccorsi per lo tzunami e le tragedie che in questi otto anni hanno colpito l'Italia, aver chiuso l'emergenza rifiuti in Campania dopo 15 anni di scaricabarile - Bertolaso se ne va principalmente perché ha capito che dopo tante battaglie vinte è impossibile portare a casa quella a cui teneva di più, la messa in sicurezza dell'intero territorio italiano.
Certo, in otto anni ha ottenuto la classificazione sismica di tutti i comuni, con regole chiare per costruire nelle zone a rischio. Ed é riuscito, anche, ad imporre il catasto degli incendi e i piani di protezione civile comunali. Ma non quella cultura di prevenzione che avrebbe consentito di realizzare un vero piano di interventi. Il perché lo ha spiegato lui stesso, decine di volte. L'ultima una settimana fa. "Ho detto a tutti i sindaci d'Italia - sono state le sue parole - che è ora di finirla con le sagre della salsiccia, quelle del ventaglio e quelle del tartufo d'oro e di utilizzare i fondi per mettere in sicurezza il territorio. Ma con le sagre si vincono le elezioni, con la prevenzione no".

08 novembre 2009

NOTIZIA FLASH


Si potrebbe verificare per questa notte il blocco della fornitura dell'energia elettrica stradale nelle zone collinari (S.Franco e zona Setteventi). Fonti dal Comune di Francavilla al mare ci fanno sapere che stamane è sorto un problema serio. Dalla riunione d'emergenza di questa mattina si è deciso di scongiurare la mancanza di elettricità sull'intero territorio di Francavilla al mare, come in un primo momento pensato, ma di circoscrivere questo rischio nelle sole zone collinari. In seguito vi forniremo ulteriori aggiornamenti.

07 novembre 2009

VOLONTARI IN ESERCITAZIONE



Oggi pomeriggio presso il depuratore in località Foro a Francavilla al mare, i volontari del Gruppo comunale si sono ritrovati per effettuare le esercitazioni stagionali con la motopompa. I volontari del servizio operativo hanno partecipato con molto entusiasmo alla spiegazione, sperimentando l'uso dei componenti e delle procedure da adottare durante un intervento di emergenza. "Fortunatamente, la giornata di sole ci ha assistito quest'oggi" - riferisce un volontario - "ma sappiamo bene che quando utilizzeremo la motopompa le condizioni saranno tutt'altro che favorevoli". Un ringraziamento doveroso, per la disponibilità mostrata, và alla società A.C.A. proprietaria dell'impianto. Si ricorda a tutti i volontari impegnati nei servizi operativi che l'esercitazione di oggi è una delle due previste per questo tipo di attività. Prossimo appuntamento, sabato 21 novembre ore 9.00.







VALLE ANZUCA, ARRIVA LA NAZIONALE



Tutto pronto per accogliere la Nazionale di calcio che venerdì 13 novembre, presso lo stadio comunale Valle Anzuca, effettuerà gli allenamenti in vista della partita amichevole contro gli olandesi. Nella giornata di ieri abbiamo effettuato un sopralluogo con l'Assessore allo sport del Comune di Francavilla al mare, Massimo Grumelli e il consigliere delegato alla protezione civile Paolo Palmitesta, per decidere quante persone impiegare in servizio all'interno dell'impianto. Notizie certe danno l'allenamento a "porte chiuse" ovvero senza la presenza di pubblico, ma una speciale deroga ottenuta dall'assessore Grumelli è stata ottenuta per i soli alunni delle scuole cittadine.

05 novembre 2009

4 NOVEMBRE



La giornata del 4 novembre dedicata alle forze armate, ma sopratutto la data che festeggia l'unità d'Italia, ha visto anche la partecipazione del nostro Gruppo. Le autorità presenti, civili e militari, si sono date appuntamento davanti al municipio per poi muoversi in corteo verso la chiesa di S.Maria Maggiore dove il parroco Don Peppe, ha celebrato una messa in suffragio dei caduti. Alle ore 11.00 circa il sindaco Nicolino Di Quinzio ha deposto una corona dinanzi alla lapide che ricorda i nomi di chi, con l'estremo sacrificio, ha donato la vita a difesa della libertà. Davanti ad una numerosa folla di alunni delle scuole elementari e medie della città, ma anche associazioni come l'A.N.M.I., l'Associazione Combatenti e Reduci, l'Associazione Nazionale Bersaglieri, l'Associazione Nazionale Carabinieri e Protezione Civile, il sindaco nel suo discorso ha ricordato il ruolo fondamentale che rivestono le forze armate italiane oggi, portatrici di pace e speranza in vari scenari ed ogni angolo del globo dove sono impegnate.

02 novembre 2009

SAN VITO DI LEGUZZANO: I VOLONTARI TORNANO A CASA



Prima missione per il neonato Gruppo volontari comunali di protezione civile di S. Vito, che è stato impegnato in Abruzzo. La squadra, composta da Arturo Antoniazzi, Francesco Clementi, Gianmaria Formilan, Gian Battista Novello e Francesco Soga, è partita alla volta di Pianola, in provincia dell'Aquila, dove per una settimana ha lavorato nel "Centro operativo misto 4" gestito dai volontari veneti della Croce rossa-Ordine militare e sovrano ordine militare di Malta.
I cinque sanvitesi, ai quali sono state affidate mansioni di addetti alle cucine, ai servizi generali, al magazzino alimentari ed alla logistica, sono stati impegnati nello smantellamento dei campi di accoglienza e si sono occupati della raccolta di materiali da inviare al centro di Avezzano.
«Mi sono rimasti impressi il continuo latrare dei cani, la quasi totale assenza di uccelli nell'aria e l'arrivo delle scosse segnalato dallo scricchiolio dei paletti della tenda -racconta Francesco Soga-. Ho provato molta tristezza nel rivedere l'Aquila. Quando nel 1975 ho prestato servizio militare nella caserma degli alpini era un centro vitale; ora, nella zona rossa, è diventata una città fantasma».
Fonte:Il Giornale di Vicenza.it

Dopo aver letto questo articolo non posso che sottolineare, per l'ennesima volta, la brutta figura rimediata dal nostro Gruppo. Di fronte all'operato di associazioni più piccole, l'aver trovato delle scuse per non mandarci a L'Aquila è vergognoso!

29 ottobre 2009

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE RINGRAZIA


Con una lettera ufficiale pervenuta ieri presso la nostra sede, il Sindaco della città di Francavilla al mare Avv. Nicolino Di Quinzio, il consigliere delegato alla protezione civile Paolo Palmitesta ed il Dirigente dei lavori pubblici Arch. Paola Chiola, hanno voluto ringraziare i volontari che lo scorso 12 ottobre, in occasione dell’emergenza maltempo, prestarono un pronto intervento e garantirono assistenza alla cittadinanza. “Una situazione difficile da gestire per la città” -ricorda un volontario- “soprattutto per il breve periodo avuto a disposizione per l’allestimento delle squadre d’emergenza”. Nonostante le difficoltà iniziali, da ricordare la caduta di diversi alberi ed altre strutture a causa del vento, la situazione è lentamente tornata alla normalità verso le ore serali. Questi i nomi dei volontari: Marco Agostinelli ; Giovanni D’Amore ; Umberto Iacone ; Luigi Iezzi ; Attilio Langiano ; Raffaele Pantoni e Giocondino Zaccardi .

27 ottobre 2009

PROTEZIONE CIVILE: AUTORIZZATI I LAMPEGGIANTI BLU


Con il Decreto del 5 ottobre 2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.247 del 27 ottobre 2009 si raggiunge una svolta epocale, oseremmo dire, per le attività emergenziali delle associazioni di Protezione Civile. Tale Decreto sancisce di fatto la possibilità di utilizzare, da parte dei mezzi di protezione civile appartenenti ad enti o privati, i dispositivi a lampeggianti blu e avvisatori acustici. Và precisato che tali dispositivi sono vincolati all'utilizzo solo in caso di svolgimento dei servizi di protezione civile in situazione di emergenza ed urgenza e solo su mezzi identificati dalle associazioni stesse. Per ulteriori informazioni consultare la G.U..

25 ottobre 2009

DISSESTO IDROGEOLOGICO: L'ABRUZZO RISCHIA


Sono 258 su 305 i comuni abruzzesi che fanno parte delle “Località abitate instabili”. Termine con il quale il Pai - il piano per l’assetto idrogeologico dei bacini Abruzzesi e del bacino interregionale del fiume Sangro, realizzato dall’omonima autorità di bacino, adottato nel 2005 ed approvato nel gennaio 2008 – evidenzia le porzioni di territorio interessate da movimenti franosi anche in relazione all’altimetria e alla sismicità. Insomma l’85% del territorio Abruzzese è a rischio frane, alluvioni ed erosioni. I comuni catalogati come “Località abitate instabili” sono: 24 nella provincia dell’Aquila, 101 in quella di Chieti, 37 nel pescarese e 94 nel tramano. Numeri dietro i quali esistono realtà che avrebbero bisogno di una strategia coerente volta alla tutela degli aspetti ambientali. Una tutela individuata nell’impianto complessivo del Pai, dove si prevedono anche le priorità di rischio e quindi d’interveto. Uno strumento utile che tuttavia resta fermo dato che mancano i fondi per realizzare gli interventi. Infatti, il Piano che si basa su una metodologia rigorosamente scientifica riesce, oltre che a mappare il territorio, anche ad indicare il grado di probabilità del verificarsi di fenomeni di dissesto. Fenomeni che potrebbero essere innescati anche da eventi straordinari o da elementi naturali di forte intensità. Oltre al Pai che abbraccia bacini fluviali, delta e territorio, esiste un altro strumento realizzato da Legambiente e dalla protezione civile che valuta gli aspetti amministrativi, manutenzione delle sponde e opere idrauliche. Un metodo che ha portato all’individuazione di 178 comuni a rischio. Di questi 103 sono a rischio movimenti franosi, 19 a rischio alluvione e 56 che rischiano sia frane che alluvioni. Insomma metodologie che individuano rischi e pericoli di un territorio di per sé fragile e reso ancora più debole dall’urbanizzazione selvaggia e dalla crescita di insediamenti commerciali ed industriali in aree a rischio.
Fonte:Rete5.tv

21 ottobre 2009

DISABILITA' E TERREMOTO: COSTRUIRE NUOVI MODELLI DI INTERVENTO


A sei mesi dal terremoto che ha colpito l'Abruzzo, la Protezione Civile Nazionale ha promosso per lunedì 26 ottobre, presso la Sede della Scuola Ispettori Sovraintendenti della Guardia di Finanza di Coppito (l'Aquila), una giornata di riflessione sul tema Disabilità e terremoto: contributi e testimonianze per un nuovo modello di intervento di protezione civile.
«Il seminario - spiegano i promotori - sarà rivolto ai rappresentanti delle Associazioni di Volontariato, degli Enti e delle Istituzioni, nonché a tutti gli interessati a tali questione e che siano impegnati nella ricerca di valide risposte per il soccorso delle persone con disabilità. Con tale iniziativa, intendiamo in sostanza agevolare la conoscenza delle problematiche vissute dalle persone con disabilità durante il terremoto e aprire un dibattito sulle metodologie di allertamento e soccorso da ottimizzare negli interventi futuri della Protezione Civile, nel rispetto delle dignità delle stesse persone con disabilità».
I lavori (ore 9-18) verranno aperti da Guido Bertolaso, commissario delegato per l'Emergenza in Abruzzo, Fabrizio Lisi, comandante della Scuola di Guardia di Finanza e Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila. Sono previste innanzitutto due tavole rotonde, la prima delle quali si intitolerà L'esperienza e le difficoltà incontrate dalle persone con disabilità nell'emergenza terremoto e sarà moderata da Agostino Miozzo del Dipartimento della Protezione Civile. Vi parteciperanno Ida Collu e Franco Di Domenico dell'ENS (Ente Nazionale Sordi), Zito Vitantonio e Americo Montanaro dell'UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti), Roberta Amadeo e Anna Paola Paolini dell'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Maria Grosso dell'AIPD (Associazione Italiana Persone Down), Nicole Fiaccadori e Maria Pia Di Sabatino dell'ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), Marco Valenti della Fondazione Il Cireneo per l'Autismo e Augusto Pace della Comunità XXIV Luglio dell'Aquila.
La seconda tavola rotonda verterà invece sul tema Le Associazioni di Volontariato e le Istituzioni nel soccorso alle persone con disabilità nell'emergenza terremoto. Essa sarà moderata da Bernardo De Bernardinis, coordinatore della Di.Coma.C. (la Direzione di Comando e Controllo delle strutture di Protezione Civile Nazionale sui vari territori) e potrà contare sulla partecipazione di Salvatore Pagliuca e Riccardo Loni dell'Unitalsi, Daniela Pompei e Rita Cutini della Comunità di Sant'Egidio, Maria Teresa Letta e Marianna Lamonica della Croce Rossa Italiana, Domenico Barbati della FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), Vittorio Sconci e Giuseppe Matricardi dell'ASL 4 dell'Aquila e Massimo Lardera del Progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili).
Il seminario si concluderà con il dibattito intitolato "Il soccorso alle persone con disabilità nell'emergenza e post emergenza", sulla base delle proposte emerse nella giornata, cui interverranno Sabatino Belmaggio della Protezione Civile Regione Abruzzo, Massimo Barboni dei Vigili del Fuoco, Salvatore Squarcione di Funzione Sanità della Protezione Civile, Roberto Giarola di Funzione Volontariato, Rita Sicoli di Funzione Assistenza alla Popolazione e Marco Agnoloni di Funzione Materiale e Mezzi.
Fonte:Superando.it
Per ulteriori informazioni sul seminario di Coppito del 26 ottobre:
Di.Coma.C. F15 Funzione Assistenza alla Popolazione, Scuola e Università, tel. 0862 308651-2-3-5-6, popolazionedicomac@protezionecivile.it.

20 ottobre 2009

NUOVO SISMA

Risveglio con paura questa mattina a L'Aquila. Una scossa di terremoto è stata registrata dai sismografi dell'Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) in Abruzzo nella zona dell'Aquilano.
Il sisma si è verificato oggi 20 ottobre alle 07:07:30 con magnitudo di 3.5 Richter ad una profondità di 9,9 Km. Il distretto dell'epicentro è quello dell'Aquilano. L'epicentro è stato individuato alle coordinate 42.398°N, 13.24°E tra le città di Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli e Scoppito tutte in provincia dell'Aquila, città che hanno già onosciuto il disastro del 6 aprile scorso. Il terremoto si è sentito distintamente anche a Antrodoco, Borbona, Borgo Velino, Fiamignano, Micigliano, Petrella salto, Posta, Capitignano, L'Aquila, Lucoli, Montereale, Tornimparte, tutte località tra le province di Rieti e L'Aquila.
Questa scossa di terremoto segue le due precedenti verificatisi ieri con magnitudo intorno ai 2 gradi richter con epicentro tra Poggio Picenze, Fossa e L’Aquila.
A parte tanta paura tra la gente che si è riversata per strada per ora non si segnalano danni a persone e cose e dunque nessun vittima di questo ennesimo terremoto.
Fonte:ItaliaNews.it

19 ottobre 2009

AIUTACI AD AIUTARE


E' attiva da pochi giorni l'iniziativa dei volontari rivolta ai cittadini di Francavilla al mare per la donazione di un utensile o un attrezzo da lavoro da destinare al Gruppo Comunale di Protezione Civile. Da sempre al servizio dei cittadini come nelle recenti emergenze sul territorio, i volontari necessitano di materiali ed attrezzature per rendere ancor più efficiente il loro aiuto. Come spesso ricordiamo a chi chiede informazioni sul nostro operato, rispondiamo che non è sempre necessario vestire una divisa fluorescente per mettersi a disposizione del collettivo ed aiutare il prossimo in difficoltà. Basta avere volontà e voglia di mettersi in discussione.
Ci rivolgiamo quindi al cittadino che voglia sentirsi attivo e partecipe al tema di protezione civile nella sua città, magari contribuendo con un piccolo aiuto da destinare a noi volontari.
Troverete nel link (in alto a sinistra) tutto l'elenco dei materiali utili.
Vi ringraziamo anticipatamente.

17 ottobre 2009

PREMIO RUSSO: STRANAMENTE ASSENTI


Si svolgerà questo pomeriggio il Premio Nazionale sul Reportage di Guerra intitolato ad Antonio Russo, il giornalista francavillesse di Radio Radicale ucciso in Cecenia dalle circostanze tutt'oggi da chiarire. Quest'anno, come mai finora, il nostro Gruppo non vedrà nessun partecipante all'evento perchè, stranamente non ci è stato recapitato alcun invito. Siamo consapevoli dei tempi di ristrettezza economica ma avvisare anche per via telefonica non costava niente. Cosa dobbiamo pensare allora? Che non ci volevano? Speriamo che il nostro consigliere delegato ci degni di una risposta...

14 ottobre 2009

TROMBA D'ARIA RISVEGLIA LA CITTA'

ENNESIMO EVENTO CALAMITOSO, SONO 2 NELLE ULTIME 48 ORE

Risveglio brusco per i cittadini di Francavilla al mare questa mattina, attorno alle ore 5.00 una tromba d'aria ha procurato seri danni in alcuni punti della città. Da registrare lo scoperchiamento del tetto di una abitazione all'incrocio di Via C.Colombo e Via Rimini. La forza dirompente del vento ha sollevato la struttura scaraventandola contro il tetto di una abitazione adiacente per poi schiantarsi nel giardino di quest'ultima. Le foto scattate pochi minuti fà testimoniano l'evento, in basso la casa senza il tetto, mentre in alto l'abitazione colpita. Si nota sulla sinistra la carcassa del tetto divelto (bianco) . Sulla Nazionale Adriatica nei pressi dello stadio comunale, un albero è caduto su un'auto parcheggiata. Al momento sembrano non esserci notizie di ulteriori danni a cose o persone.

13 ottobre 2009

ARRIVA L'AUTUNNO, E SI FA SENTIRE!


Tanta paura ieri pomeriggio per la tromba d'aria che si è abbattuta su Francavilla ma anche nelle vicine Pescara e Montesilvano. Numerose segnalazioni di alberi abbattuti, cartelloni divelti ed impalcature pericolanti causate dalle forti raffiche di bora, sono arrivate al telefono del Comune al Comando di polizia municipale. Attimi di concitazione e smarrimento si sono avuti tra il personale addetto ai lavori per la mancanza di personale reperibile.
Come spesso accade, il Gruppo Comunale dei Volontari di Protezione Civile non è stato colto impreparato, già nella mattinata aveva fatto scattare l'allerta meteo per l'arrivo di condizioni estremamente avverse che poi, puntualmente alle ore 16.00 circa si sono verificate. Intervenuti per primi, nei minuti a seguire eseguivamo già le operazioni di controllo e messa in sicurezza delle infrastrutture pericolanti, seguite poi dalla rimozione nei casi meno complicati, degli alberi e rami dalle carreggiate stradali. Numerosi eventi hanno costellato il territorio di Francavilla da nord a sud, alberi caduti nel quartiere Villanesi, uno sulla Nazionale Adriatica Sud schiantatosi a terra assieme ad un palo dell'illuminazione pubblica nel mezzo della strada, fortunatamente senza causare danni a cose o persone; su Viale Nettuno un grosso ramo di pino ha causato il blocco, come nel caso precedente di una delle arterie principale di transito in città. Si segnalano cornicioni caduti in piazza S.Franco, allagamenti nei sottopassi a sud ed altri disagi sulla fondovalle Alento. I Vigili del Fuoco della vicina Pescara, come anche quelli di Chieti non hanno potuto effettuare alcun intervento su Francavilla fino all'arrivo della sera, questo per dare precedenza prima alle emergenze nelle rispettive città. Provvidenziale quindi l'aiuto della ditta Cosvega che ha provveduto alla rimozione delle piante dalle sedi stradali. Non sono mancate le polemiche da parte di alcuni cittadini che hanno lamentato la scarsa cura delle piante, in special modo la potatura che in alcuni casi risulta carente o male eseguita. Il maltempo per ora ha dato tregua ma già nelle prossime ore è atteso un peggioramento.

09 ottobre 2009

REGIONE LAZIO: IN ALLERTA LA PROTEZIONE CIVILE


Situazione di allerta per la Protezione Civile regionale nella zona del sorano e della Valle di Comino, in provincia di Frosinone, colpita da alcuni giorni da uno sciame sismico contraddistinto da un susseguirsi di scosse frequenti ma di modesta entita'. Gli uffici del Genio Civile di Frosinone e Cassino, insieme al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, su indicazione della Protezione Civile regionale, sono a disposizione dei sindaci dei 20 comuni interessati per i controlli su edifici pubblici e privati, con l'obiettivo di individuare eventuali danni. Monitorate in particolare le scuole, che per provvedimento dei sindaci rimarranno chiuse fino a lunedi'.
Inoltre sono state sospese le partenze di squadre di volontari della provincia di Frosinone, gia' programmate, per l'Abruzzo e sono state concentrate nelle zone colpite dallo sciame per l'assistenza alla popolazione, con punti informativi e di conforto anche notturni. In collaborazione con il dipartimento nazionale di protezione civile sono stati posizionati sistemi di monitoraggio per alcuni edifici pubblici della zona e numerosi accelerometri per la misurazione ponderata di eventuali altre scosse.
La Sala Operativa Regionale della protezione civile, in costante contatto con il dipartimento nazionale, e' in servizio 24 ore su 24 e a disposizione dei cittadini attraverso il numero verde 803.555.
Fonte. ASCA.it

08 ottobre 2009

BERTOLASO ELOGIA I GRUPPI COMUNALI


Di seguito riportiamo uno stralcio dell'intervento del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Guido Bertolaso durante la 92a seduta della Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica. Bertolaso elogia le figure dei gruppi comunali di protezione civile, splendide realtà e ancora tutte da scoprire; inoltre fà riferimento al sistema di protezione civile della Regione Friuli V.G. che, ad oggi, risulta il migliore in Italia e modello da imitare.


[...] "Certamente la Protezione civile è cresciuta molto rapidamente anche alla luce delle emergenze affrontate e dei risultati positivi che abbiamo conseguito, ad esempio in occasione di grandi eventi e funerali; sicuramente, quella che fino ad un decennio fa era un’attività poco diffusa è diventata una pratica suggestiva.
Poiché ogni Regione, Provincia autonoma, Provincia e Comune può organizzarsi come crede, la materia puo` considerarsi deregolamentata e quindi riuscire a far funzionare e a coordinare il sistema di Protezione civile può apparire un’impresa impossibile; invece, come abbiamo visto anche in occasione del terremoto abruzzese, non è così anche grazie al duro lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni, non solo elaborando documenti cartacei (direttive, linee guida, raccomandazioni), che in ogni caso sono serviti a fissare dei paletti, a dare indicazioni e raramente si sono contraddetti o hanno mancato di chiarezza, perche´ erano stati elaborati
dagli operatori per gli operatori.
Contemporaneamente, bisogna rilevare che l’elenco delle organizzazioni di volontariato di protezione civile a carattere nazionale è molto lungo: mi riferisco, anche se in modo improprio, alla Croce rossa, ma anche al Soccorso alpino (due organizzazioni di volontariato sui generis, che
comunque fanno parte del nostro sistema), alla Pubblica assistenza, alle Misericordie, ai Carabinieri e ai Vigili del fuoco in congedo, agli alpini dell’Associazione nazionale alpini (ANA) e agli scout. Spesso infatti si fa confusione riguardo alle tipologie di volontariato: da una parte c’è

quello a carattere sociale, che ha competenze e attività proprie, e dall’altra il volontariato di protezione civile, disciplinato dalla legge n. 225 del 1992, che regolamenta il sistema nazionale di Protezione civile, definisce le organizzazioni che lo compongono e le inserisce nello stesso; poi, con
regolamenti successivi, abbiamo organizzato e disciplinato il funzionamento di tali realta`. Ovviamente, si può agevolmente creare una ONLUS denominata, ad esempio, «Amici della protezione civile» e, se si ha del denaro, si può acquistare un’ambulanza o una moto medica, perchè nessuna norma impedisce di farlo. Tuttavia, si tratta di realtà diverse dalle organizzazioni nazionali di Protezione civile che devono essere inserite in un elenco nazionale, previa verifica della capacità tecnico-operativa da parte delle Regioni, per poter ricevere dal Dipartimento i contributi necessari per costruire il centro di soccorso, comprare l’ambulanza o il container in cui collocare le tende.
Pertanto, anche se nell’ambito del nostro sistema la struttura funziona, purtroppo non possiamo impedire la proliferazione di queste organizzazioni spontanee che ci danneggiano fortemente se si pensa che non possiamo impedire il fatto che un ipotetico volontario di protezione civile con addosso la sua giacca a vento gialla e blu con la scritta «Protezione civile - Amici della terra» venga trovato ad appiccare le fiamme in un bosco o vada in giro chiedendo un contributo economico per i terremotati dell’Abruzzo. Allo stesso modo, sovente vedo autovetture con l’intestazione «Protezione civile-Viale Trastevere, 24» che non hanno niente a che vedere con noi, ma non possiamo denunciarli perchè al momento sembra che non venga violata alcuna norma.
A questo proposito, avrete notato che nel decreto-legge n. 39 del 2009, recante interventi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, abbiamo inserito una disposizione che sanziona penalmente chi abusa del logo, delle attività, dei mezzi e dell’immagine della Protezione civile, perche´ ci rendiamo conto che è diventata una parola di uso comune e che tutto sommato non gode di una brutta reputazione. In sintesi, se andassi in giro a nome e per conto dei Carabinieri a chiedere soldi o a comminare una multa sarei arrestato, mentre se dico di far parte della Protezione civile non ci sono sanzioni. Quindi, siamo consapevoli di quanto evidenziato dal senatore Gramazio: il problema da lui segnalato è reale e deriva anche dalla grande espansione del nostro sistema. Non ho invece alcuna intenzione di rinunciare a ciò che il senatore sembrava voler criticare, cioe` la nostra multiforme organizzazione, testimoniata dai colori delle diverse divise che abbiamo fatto sfilare con orgoglio in occasione del 2 giugno, perchè la nostra grande originalità è riuscire a fare squadra con tante componenti differenti. Mi sembra infatti che stiamo vincendo la sfida di mettere insieme i Vigili del fuoco col Soccorso alpino (che, come qualcuno sa, non si amano alla follia), i Carabinieri con la Polizia e la Guardia di finanza, la Marina con l’Esercito e l’Aeronautica, la Croce rossa con le Croci bianche, la Pubblica assistenza con le Misericordie: poichè il sistema funziona, mettiamo tutte queste organizzazioni su un camion e le facciamo sfilare l’una a fianco all’altra in occasione della festa della Repubblica per dimostrare che siamo tutti uniti pur nella diversità di discipline, idee, metodi di intervento.
In questo contesto non posso esprimere giudizi sui criteri di appalto per i servizi 118 da parte delle Regioni; trovo solo originale pensare che il problema siano i volontari delle Misericordie, della Pubblica assistenza, della Croce rossa, che invece sono essenziali per il funzionamento del
118, tanto che se tali enti all’improvviso strappassero le convenzioni e gli accordi stipulati con le Regioni, il soccorso in Italia crollerebbe, non esisterebbe più. E` pertanto opportuno che si trovino le modalità per assicurare un funzionamento migliore, ma è assolutamente positivo che il volontariato ci sia e che queste organizzazioni si dotino di ambulanze moderne, efficienti, organizzate e che svolgano anche corsi di formazione.
E`vero che dieci anni fa il volontariato poteva essere connotato come approssimativo, dilettante, superficiale, ma questa è una realtà del passato; oggi i nostri volontari, quelli che rientrano nel nostro sistema e lavorano nelle organizzazioni da noi riconosciute, seguono corsi di formazione per tutte le attività. Magari ciò non avviene dal primo istante, anche perchè tendiamo a favorire lo sviluppo dei gruppi comunali di volontariato, un’altra grandissima opportunità italiana a cui non molti hanno fatto ricorso, con cui incoraggiare la creazione di una rete di soccorso e sorveglianza del territorio. Occorre tuttavia considerare che mentre nel resto del mondo, come negli Stati Uniti e in altri Paesi, determinate operazioni vengono compiute dai Vigili del fuoco volontari, in Italia tali corpi volontari non riescono ad allargarsi per una serie di motivazioni legate al Ministero di appartenenza. Per cui oggi, se partecipiamo ad una manifestazione della Protezione civile friulana, vediamo che nei 219 Comuni della Regione Friuli ci sono 219 sindaci che si mettono la giacca a vento con scritto «Protezione civile comunale» e sopra la fascia tricolore del sindaco.
Essi hanno alle loro spalle le truppe organizzate del volontariato comunale, che sono bravissime e molto preparate: hanno conoscenze di comunicazione; sanno guidare le ambulanze ed effettuare un soccorso su un politraumatizzato, ma anche mettere in piedi un argine in un torrente laddove
necessario; sanno cos'è un fontanazzo, e via dicendo. Questa è la nostra grande risorsa e stiamo lavorando per far sì che l’esperienza friulana, tipica anche di altre Regioni, soprattutto del Nord, arrivi fino al Sud, così da garantire – e questo è il mio compito – assistenza e sicurezza anche quando il servizio pubblico è carente e non riesce a offrire la stessa risposta."

05 ottobre 2009

STRUTTURA COMUNALE INEFFICIENTE


Ai più l'argomento sicuramente non toccherà minimamente, ma speriamo che almeno possa aiutarvi ad avere una visione generale di come i problemi, in caso di emergenza, vengono affrontati dalla nostra città. A Francavilla come in altre città è in dotazione un Piano Comunale di Emergenza. Ma cos'è? E' l'insieme di procedure, disposizioni e livelli di responsabilità finalizzati alla gestione di una condizione di emergenza che rappresenta una condizione di rischio per l’incolumità delle persone. In città purtroppo, esiste una struttura comunale di protezione civile preposta all'attuazione che è mal funzionante! Ma perchè, vi domanderete voi, io vedo sempre i volontari in giro… I volontari sono delle risorse aggiuntive a cui attingere nel momento di bisogno. L’emergenza spesso e volentieri viene gestita dalla struttura comunale. Fin qui tutto chiaro, ma nel caso in cui sopraggiunga una incombente emergenza, specie nelle ore notturne, il sistema và in tilt. A noi volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile tutto ciò preoccupa, e non poco e lanciamo l'allarme. Alla ripresa delle attività settimanali, siamo venuti a conoscenza solo oggi, dell’allagamento dei sottopassi, Via Pola su tutti, e di alcuni smottamenti del terreno nelle zone collinari, dovuti alle forti piogge di venerdì notte. Questo ennesimo episodio, sottolinea marcatamente ciò che riportammo nei nostri post precedenti sull’insufficienza del sistema di allertamento dei volontari. Ribadiamo a tutti i cittadini che noi volontari siamo costantemente impegnati nella divulgazioni delle tematiche di protezione civile all’interno del Comune e degli uffici comunali. Ma puntuale arriva sempre chi disattende le nostre proposte atte a migliorare la struttura che dovrebbe garantire la gestione dell'emergenza sul territorio di Francavilla al mare. La Protezione Civile è una materia difficile e tanto complessa, ma non per questo deve essere snobbata. La recente tragedia siciliana avvenuta a Giampilieri, Scaletta Zanclea, Molino deve insegnare e riflettere. Purtroppo delle insidie si possono nascondere sempre dietro ogni temporale o evento climatico avverso. Una struttura che è carente di uomini ma soprattutto di mezzi, come quella di Francavilla, come può far fronte ad episodi calamitosi? Alla richiesta di spiegazioni, tutti sembrano fare orecchie da mercante, intanto però c’è chi tuona ad alta voce rivendicando la propria posizione in tutta questa situazione balorda. Il Comandante dei vigili urbani ci fa notare che attualmente la catena di allertamento è interrotta o mal definita come ha sempre denunciato, è il “Chi chiama Chi?” a preoccuparlo maggiormente. "Ad oggi non è ancora ben risolto il problema dell’aggiornamento del C.O.C." (Centro Operativo Comunale, nds), aggiunge un volontario. E' la struttura operativa che gestisce ogni tipologia di emergenze sul territorio comunale, per chi non lo sapesse. "Ogni sei mesi andrebbe aggiornato come il Piano Comunale di Emergenza, ma l’ultima volta risale al settembre 2008. Già troppo vecchio a nostro avviso".
E allora, ci vogliamo rimboccare tutti le maniche per risolvere una volta per tutte il problema, o aspettiamo semplicemente che le cose avvengano per effetto di gravità quando poi, sarà troppo tardi?Non resta che incrociare davvero le dita e sperare che non si verifichino situazioni funeste altrimenti la nostra città verrà colta impreparata. L’articolo di oggi si conclude con profonda delusione per i fatti descritti e con tanta rabbia perché, alla luce di tutto quanto riportato qui sopra, siamo convinti che ci sia qualcuno che non sa nemmeno di cosa abbiamo parlato! Scusate la provocazione.

03 ottobre 2009

SICILIA, TERRA FERITA

PALAZZO SIRENA NEL DEGRADO? VE LO RIPULIAMO NOI


L'articolo apparso il 2 ottobre scorso sul quotidiano "Il Centro" descrive la situazione di degrado in cui versa l'intera struttura del Palazzo Sirena. Da molti anni ormai è lasciato nell'abbandono totale, nonostante vi si ospitino manifestazioni di rilievo come l'imminente "Premio Antonio Russo". Scritte, sporcizia ed immondizia alla vista di tutti, sono sopratutto ben evidenti al piano terra della struttura più nuova, quella dinanzi al pontile. Una situazione inaccettabile nel centro della città. Per questo abbiamo proposto al consigliere comunale delegato alla protezione civile, Paolo Palmitesta, il nostro aiuto per risolvere in breve tempo questo problema. Una buona occasione per sottolineare ancora una volta il nostro senso civico restituendo alla cittadinanza un edificio più decoroso, ma sopratutto per metterci in evidenza nonostante l'attraversamento di un periodo non molto felice per il Gruppo. Ora non resta che attendere una risposta dall'amministrazione.

29 settembre 2009

NO ALLA STRUMENTALIZZAZIONE

I volontari del G.C.V.P.C., ribadendo il loro indirizzo apartitico ed apolitico, si dissociano da quanto dichiarato sulla pagina del quotidiano "Il Centro" del 24 settembre u.s., nell'articolo relativo alla celebrazione della festa liturgica dedicata a S.Pio protettore dei volontari di protezione civile. Ebbene, sottolineando le inesattezze riportate sulla presenza dei volontari, si comunica che i volontari presenti erano 18 e non 40 come erroneamente riportato. Inoltre, questo Gruppo ha la fortuna di avere tra i suoi iscritti numerosi volontari di tutte le fascie d'età ed anche svariate professionalità, che purtroppo e non per colpe nostre, non vengono valorizzate. Cosa ben più grave è che a nostro avviso si sia fatta una strumentalizzazione politica dell'avvenimento asserendo cose che, dopotutto, non corrispondono al vero. Riaffermando il desiderio che la festa del 23 settembre da noi fortemente voluta in questa città rimanga innanzitutto religiosa, si invita chi di dovere a tenerla ben lontana da biechi interessi politici.

25 settembre 2009

TORNA LA PAURA


Distintamente avvertita alle 18.15 circa di ieri, è tornata la paura per la popolazione dell'aquilano. Un terremoto di magnitudo 4.1 individuato a 9,7 km di profondità, quindi abbastanza superficiale, ha interessato la zona del Gran Sasso tra Pizzoli, Campotoso, Barete e Montereale. Decine di chiamate sono arrivate ai Vigili del Fuoco da persone impaurite ed al momento non sono pervenute segnalazioni di ulteriori danni a edifici. L'Istituto Nazionale di Geofica e Vulcanologia assicura che questa scossa è una replica legata a quella originale del 6 aprile scorso e quindi non abbia a che fare con i fenomeni registrati sui Monti Reatini dei giorni passati. Preoccupazione quindi c'è perchè secondo l'INGV potrebbero innescarsi nuovi eventi sismici anche nelle prossime ore. "Non siamo rimasti sorpresi da questa scossa: ce ne aspettiamo altre ancora. In Irpinia continuarono per un anno e mezzo..." commenta così il presidente dell'INGV, Enzo Boschi. "Le scosse, certo, fanno paura ma le persone sono al sicuro, con i controlli della Protezione Civile sugli edifici agibili non c'è pericolo ed il piano di rientro andrà avanti".

24 settembre 2009

SETTEMBRATA RIPESE


Quando Ripa Teatina ci chiama in servizio, non si può non rispondere. Anche quest'anno si rinnova il sodalizio che ci lega ai nostri vicini. In programma sabato 26 settembre la sfilata di carri tradizionali organizzata dalla Pro-Loco di Ripa. A seguire presso l'ex convento in Piazza G. Marconi, ci sarà la premiazione del XXXII° Concorso di Poesia Dialettale al quale interverrà anche il nostro sindaco come ospite. Nei giorni 27 e 28 un notevole movimento di persone darà vita a quelli che sono i festeggiamenti in onore di Maria SS. del Sudore. (Nel link il programma degli eventi).
I volontari che hanno dato disponibilità effettueranno i seguenti servizi:
  • 26 Settembre - dalle ore 15.00 alle ore 20.00
  • 27 Settembre - dalle ore 19.00 alle ore 24.00
  • 28 Settembre - dalle ore 19.00 alle ore 24.00

I volontari si raduneranno ogni giorno 30 minuti prima dell'inizio dei suddetti servizi, presso il Comando di Polizia Municipale della Città di Francavilla al Mare.

UN APPLAUSO

Sembra strano scrivere oggi due sole righe da dedicare ai volontari di questo magnifico gruppo di persone che è il Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile di Francavilla al Mare. Altrettanto strano è ritrovarsi dopo una stagione dedicata all'emergenza sisma in Abruzzo con un po' di amaro in bocca. Non a caso è stata scelta l'immagine qui in basso. Il significato che esprime ricalca il nostro stato d'animo, ci sentiamo equilibristi del nostro destino nonostante tutte le avversità che fanno vacillare l'esistenza del Gruppo. Situazioni, problemi, che con un pizzico di caparbietà riusciamo a superare ogni volta. Un applauso allora. E' quello che vorremmo dedicarci per le innumerevoli volte in cui ci siamo trovati di fronte ad ignoranza dilagante, ad indifferenza sconcertante verso la tematica di protezione civile o a sbeffeggiamenti di vario genere. Abbiamo sempre reagito in maniera educata, composta, senza mai reagire per il bene che vogliamo a questo Gruppo e per il bene che vogliamo alla divisa che fieramente indossiamo. Anche se a volte, per qualche istante, qualcuno di noi si è sentito tradito, mortificato, c'è sempre stato accanto un collega che ci ha spinti a tirarci sù, a combattere ancora per ottenere, seppur in minimo centesimale, quello che ci spettava di diritto. La dignità. A voi, a noi, che abbiam saputo rinunciare al nostro tempo libero per dedicarci al prossimo, và rivolto un applauso. Vorremmo dedicare un abbraccio particolare a quei volontari che, esponendosi di prima persona, hanno fatto anche un passo in più degli altri per il bene comune. Anche a quei volontari poco presenti, và rivolto un pensiero di gratitudine. L'auspicio è che in futuro si possa finalmente raccogliere i frutti di tanto lavoro e sacrificio. Magari ritrovandoci ancora una volta tutti assieme in una sede più degna ed in una struttura di protezione civile comunale più funzionale ed attenta alle problematiche della popolazione e del territorio. Grazie a tutti.

23 settembre 2009

I VOLONTARI FESTEGGIANO SAN PIO


Presso la chiesa di Santa Maria Maggiore nella sereta appena trascorsa, i volontari del Gruppo Comunale hanno preso parte alla veglia solenne in ricordo del giorno della morte del frate con le stimmate, santo protettore dei volontari di protezione civile di tutta Italia. Una cerimonia lunga ma allo stesso tempo edificante per molti, sopratutto quando dopo il rito della sacra comunione, il parroco Don Rocco, che sostituiva Don Peppe assente giustificato, ha invitato il nostro Raffaele Pantoni a leggere la preghiera del volontario di protezione civile. Che di seguito riporto:

''Signore,

fa che questa tuta non debba mai sporcarsi di sangue,

ma che sia simbolo di armonia e infonda fiducia;

che queste corde non debbano mai sorreggere un ferito,

ma che servano da traino per diffondere l'amore e la solidarietà;

che i nostri fari servano ad illuminare soltanto volti sereni,

che la nostra barella trasporti solo allegria;

che le nostre manichette restino sempre asciutte;

che i nostri cani siano solo fedeli e giocosi compagni di vita,

che dalle nostre radio si diffondano solo messaggi di pace e di speranza;

che i nostri attrezzi siano strumenti per una vita migliore;

che i nostri mezzi portino solo pace e serenità e che la nostra pala rimanga,

per tutti, solo il simbolo della fatica e della partecipazione.

Signore, quando tutto questo non sarà possibile sostienici

nella nostra attività di soccorso che oltrepassa tulle le barriere ideologiche razziali


e sociali e se mai ci fosse la necessità,

anche con tutti i nostri difetti e le manchevolezze umane,

là assistiti dal nostro Patrono SAN PIO, noi saremo pronti:

per limitare i danni che l'uomo ha causato;

per portare anche un semplice sorriso ed esprimere il significato della vera solidarietà.

Aiutaci ad aiutare chi si trova nella sofferenza, nelle ostentazioni, nelle calamità.

Amen.''


Lungo applauso ed attimi di commozione poi per il nostro rappresentante dopo la lettura degli ultimi atti di vita terrana di Padre Pio trascritti da un suo confratello. San Pio da Pietrelcina può essere considerato un maestro delle virtù richieste a quanti hanno scelto di esprimere la solidarietà, le generosità del dono di sé e la condivisione soprattutto con coloro che vivono momenti di dramma e di sofferenza perché la loro vita quotidiana è sconvolta da catastrofi e calamità di qualsiasi natura. "Age quod agis", ha fatto scrivere Padre Pio sul pavimento della sacrestia a San Giovanni Rotondo, "Vivi con tutto te stesso ciò che stai facendo". La serata si è poi conclusa con la foto di gruppo dei volontari presenti, poco meno della metà di quelli in forza al Comune di Francavilla al Mare, con la partecipazione del consigliere delegato Paolo Palmitesta.

22 settembre 2009

SISMA FA TREMARE L'UMBRIA


Una scossa di magnitudo pari a 3,2 della scala Richter ha interessato, intorno alla mezzanotte di ieri, le provincie di Terni e Perugia. Le località più prossime all'epicentro sono Massa Martana, Todi ed Acquasparta. Al momento non risultano danni a cose o persone.

21 settembre 2009

NOTIZIA FLASH

L'appuntamento previsto per domani 22/09, alle ore 20.30 presso la chiesa di San Bernardino, è stato spostato allo stesso orario ma in luogo differente. Il ritrovo avverrà davanti la chiesa di Santa Maria Maggiore (S.Franco).

20 settembre 2009

AVVERTITO SISMA NELLE MARCHE


Stamattina intorno alle ore 5.50 una scossa di magnitudo 4.6 ha colpito il territorio a cavallo delle provincie di Ancona e Macerata. L'epicentro è stato individuato tra i comuni di Santa Maria Nuova, Montefano e Appignano. La scossa, chiaramente avvertita dalla popolazione impaurita, ha interessato un'area piuttosto vasta, anche a causa della profondità relativamente bassa della scossa, circa 37,7 chilometri. La Protezione Civile attualmente non segnala danni a cose o persone.

18 settembre 2009

PULIAMO IL MONDO 2009


Dal 25 al 27 settembre 2009 torna ''Puliamo il mondo'', l'edizione italiana promossa da Legambiente della campagna internazionale ''Clean Up the World''. In scena dal lontano 1993, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo anche quest'anno propone tante tante iniziative su tutto il territorio. Protagonisti sono gli oltre 1000 gruppi di ''volontari dell'ambiente'', che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine. Un esercito di volontari muniti di guanti, rastrelli e ramazze si ritroveranno in ogni parte d'Italia per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, piazze, parchi, spiagge e fiumi. Per la 16esima edizione, lo slogan di ''Puliamo il mondo'' è ''Smettiamola di nascondere i problemi''. Nella tre giorni molte amministrazioni locali saranno impegnate in importanti azioni di riqualificazione delle aree urbane per valorizzare e preservare gli ambienti naturali dall'abusivismo edilizio e dalla cementificazione. A livello locale l'iniziativa si svolgerà in collaborazione con associazioni e comitati e la parte del leone la faranno ancora una volta i singoli cittadini con interventi di recupero dal degrado e di gestione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, azioni semplici ma efficaci che producono un reale cambiamento. Nota dolente pare che quest'anno la città di Francavilla al Mare abbia voltato le spalle all'iniziativa mentre i comuni del chietino aderenti a "Puliamo il mondo" sono i seguenti: Atessa, Celenza sul Trigno, Civitella Messer Raimondo, Fara Filiorum Petri, Guardiagrele, Lanciano, Miglianico ed infine San Salvo. Per maggiori informazioni su ''Puliamo il mondo 2009'' sono disponibili sul sito dedicato.

16 settembre 2009

23 SETTEMBRE, CELEBRAZIONI SAN PIO


I volontari del Gruppo sono invitati a partecipare ai riti celebrativi in occasione della ricorrenza del 23 settembre, giorno dedicato alla festa liturgica di San Pio da Pietralcina, santo protettore dei volontari di protezione civile.

Appuntamento alle ore 20.30 di martedì 22 settembre presso la piccola chiesa di San Bernardino. In seguito si avvierà la processione con la statua del santo alla volta della chiesa di Santa Maria Maggiore (S.Franco) dove Don Giuseppe De Gregorio presedierà la messa solenne.

SCOSSA SISMICA NEL CHIETINO


E' stata registrata intorno all'una di stamattina, secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia, una scossa di terremoto con magnitudo 3.4 con epicentro nella zona compresa tra i comuni di Colledimacine, Lettopalena e Montenerodomo. L'evento è stato avvertito dalla popolazione ma al momento, secondo rilievi effettuati dalla Sala situazione Italia del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, non risultano danni a cose o persone.

11 settembre 2009

LA COSVEGA INCONTRA I VOLONTARI


Giovedì 17 settembre prossimo, alle ore 18.30 presso la sede dei volontari si terrà un'incontro con i rappresentanti della ditta Cosvega che illustreranno il piano strategico per la massiccia campagna di sensibilizzazione verso la raccolta differenziata. Interverrà Massimo Galasso che esporrà ai volontari informazioni che poi saranno divulgate anche ai cittadini, favorendo la giusta sensibilizzazione ad effettuare una raccolta dei rifiuti corretta e regolamentata. I volontari come ricordato nel post precedente, interverranno sul territorio di Francavilla garantendo innanzitutto una presenza tangibile delle istituzioni comunali e successivamente visioneranno possibili anomalie al sistema di raccolta dei rifiuti. Queste ultime verranno segnalate alla Cosvega che adotterrà le dovute risoluzioni. I servizi ambientali partiranno a giorni e dureranno per tutto l'inverno. I volontari composti da due elementi a squadra effettueranno i turni dalle ore 8.00 alle 11.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Nelle prime settimane a cadenza giornaliera come richiesto dall'ente.

10 settembre 2009

TASK FORCE AMBIENTALE


...E adesso ci toccherà pattugliare il territorio comunale alla ricerca, o meglio stanare, le malefatte di quei cittadini che se ne infischiano del senso civico. E' quanto emerge dalla riunione tenutasi lunedì scorso con le autorità comunali a cui hanno presenziato alcuni volontari del GCVPC. Non chiamatela ronda, perchè questa decisione è nata dalla necessità di ristabilire un po' di ordine e di regole per la buona riuscita della raccolta differenziata già avviata da questo comune, ma che nel suo percorso programmato intoppa nei più svariati inconvenienti. Le zone interessate sono, a sud quella del Foro e a nord Pretaro. Gli episodi summenzionati sono riconducibili alla pessima abitudine di qualche cittadino residente nei paesi confinanti (come Ripa Teatina e Miglianico dove si attua già la raccolta differenziata. nds) che furbescamente e nelle ore sottoposte a meno controlli, scaricano la loro immondizia rigorosamente non differenziata nei cassonetti del nostro territorio. Pertanto il Comune di Francavilla ha ritenuto opportuno di avvalersi dei volontari di protezione civile che saranno impiegati solo ed esclusivamente in controllo preventivo, collaborando a stretto contatto con la polizia municipale. Come avviene in altre parti d'Italia per problematiche analoghe. Quest'ultima poi provvederà alle sanzioni del caso. I volontari che vogliono prestare servizio possono lasciare il proprio nominativo presso l'ufficio comunale, stanza 26.
Nel link una brochure sulla campagna per la raccolta differenziata avviata nei mesi scorsi in Campania.