29 settembre 2009

NO ALLA STRUMENTALIZZAZIONE

I volontari del G.C.V.P.C., ribadendo il loro indirizzo apartitico ed apolitico, si dissociano da quanto dichiarato sulla pagina del quotidiano "Il Centro" del 24 settembre u.s., nell'articolo relativo alla celebrazione della festa liturgica dedicata a S.Pio protettore dei volontari di protezione civile. Ebbene, sottolineando le inesattezze riportate sulla presenza dei volontari, si comunica che i volontari presenti erano 18 e non 40 come erroneamente riportato. Inoltre, questo Gruppo ha la fortuna di avere tra i suoi iscritti numerosi volontari di tutte le fascie d'età ed anche svariate professionalità, che purtroppo e non per colpe nostre, non vengono valorizzate. Cosa ben più grave è che a nostro avviso si sia fatta una strumentalizzazione politica dell'avvenimento asserendo cose che, dopotutto, non corrispondono al vero. Riaffermando il desiderio che la festa del 23 settembre da noi fortemente voluta in questa città rimanga innanzitutto religiosa, si invita chi di dovere a tenerla ben lontana da biechi interessi politici.

25 settembre 2009

TORNA LA PAURA


Distintamente avvertita alle 18.15 circa di ieri, è tornata la paura per la popolazione dell'aquilano. Un terremoto di magnitudo 4.1 individuato a 9,7 km di profondità, quindi abbastanza superficiale, ha interessato la zona del Gran Sasso tra Pizzoli, Campotoso, Barete e Montereale. Decine di chiamate sono arrivate ai Vigili del Fuoco da persone impaurite ed al momento non sono pervenute segnalazioni di ulteriori danni a edifici. L'Istituto Nazionale di Geofica e Vulcanologia assicura che questa scossa è una replica legata a quella originale del 6 aprile scorso e quindi non abbia a che fare con i fenomeni registrati sui Monti Reatini dei giorni passati. Preoccupazione quindi c'è perchè secondo l'INGV potrebbero innescarsi nuovi eventi sismici anche nelle prossime ore. "Non siamo rimasti sorpresi da questa scossa: ce ne aspettiamo altre ancora. In Irpinia continuarono per un anno e mezzo..." commenta così il presidente dell'INGV, Enzo Boschi. "Le scosse, certo, fanno paura ma le persone sono al sicuro, con i controlli della Protezione Civile sugli edifici agibili non c'è pericolo ed il piano di rientro andrà avanti".

24 settembre 2009

SETTEMBRATA RIPESE


Quando Ripa Teatina ci chiama in servizio, non si può non rispondere. Anche quest'anno si rinnova il sodalizio che ci lega ai nostri vicini. In programma sabato 26 settembre la sfilata di carri tradizionali organizzata dalla Pro-Loco di Ripa. A seguire presso l'ex convento in Piazza G. Marconi, ci sarà la premiazione del XXXII° Concorso di Poesia Dialettale al quale interverrà anche il nostro sindaco come ospite. Nei giorni 27 e 28 un notevole movimento di persone darà vita a quelli che sono i festeggiamenti in onore di Maria SS. del Sudore. (Nel link il programma degli eventi).
I volontari che hanno dato disponibilità effettueranno i seguenti servizi:
  • 26 Settembre - dalle ore 15.00 alle ore 20.00
  • 27 Settembre - dalle ore 19.00 alle ore 24.00
  • 28 Settembre - dalle ore 19.00 alle ore 24.00

I volontari si raduneranno ogni giorno 30 minuti prima dell'inizio dei suddetti servizi, presso il Comando di Polizia Municipale della Città di Francavilla al Mare.

UN APPLAUSO

Sembra strano scrivere oggi due sole righe da dedicare ai volontari di questo magnifico gruppo di persone che è il Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile di Francavilla al Mare. Altrettanto strano è ritrovarsi dopo una stagione dedicata all'emergenza sisma in Abruzzo con un po' di amaro in bocca. Non a caso è stata scelta l'immagine qui in basso. Il significato che esprime ricalca il nostro stato d'animo, ci sentiamo equilibristi del nostro destino nonostante tutte le avversità che fanno vacillare l'esistenza del Gruppo. Situazioni, problemi, che con un pizzico di caparbietà riusciamo a superare ogni volta. Un applauso allora. E' quello che vorremmo dedicarci per le innumerevoli volte in cui ci siamo trovati di fronte ad ignoranza dilagante, ad indifferenza sconcertante verso la tematica di protezione civile o a sbeffeggiamenti di vario genere. Abbiamo sempre reagito in maniera educata, composta, senza mai reagire per il bene che vogliamo a questo Gruppo e per il bene che vogliamo alla divisa che fieramente indossiamo. Anche se a volte, per qualche istante, qualcuno di noi si è sentito tradito, mortificato, c'è sempre stato accanto un collega che ci ha spinti a tirarci sù, a combattere ancora per ottenere, seppur in minimo centesimale, quello che ci spettava di diritto. La dignità. A voi, a noi, che abbiam saputo rinunciare al nostro tempo libero per dedicarci al prossimo, và rivolto un applauso. Vorremmo dedicare un abbraccio particolare a quei volontari che, esponendosi di prima persona, hanno fatto anche un passo in più degli altri per il bene comune. Anche a quei volontari poco presenti, và rivolto un pensiero di gratitudine. L'auspicio è che in futuro si possa finalmente raccogliere i frutti di tanto lavoro e sacrificio. Magari ritrovandoci ancora una volta tutti assieme in una sede più degna ed in una struttura di protezione civile comunale più funzionale ed attenta alle problematiche della popolazione e del territorio. Grazie a tutti.

23 settembre 2009

I VOLONTARI FESTEGGIANO SAN PIO


Presso la chiesa di Santa Maria Maggiore nella sereta appena trascorsa, i volontari del Gruppo Comunale hanno preso parte alla veglia solenne in ricordo del giorno della morte del frate con le stimmate, santo protettore dei volontari di protezione civile di tutta Italia. Una cerimonia lunga ma allo stesso tempo edificante per molti, sopratutto quando dopo il rito della sacra comunione, il parroco Don Rocco, che sostituiva Don Peppe assente giustificato, ha invitato il nostro Raffaele Pantoni a leggere la preghiera del volontario di protezione civile. Che di seguito riporto:

''Signore,

fa che questa tuta non debba mai sporcarsi di sangue,

ma che sia simbolo di armonia e infonda fiducia;

che queste corde non debbano mai sorreggere un ferito,

ma che servano da traino per diffondere l'amore e la solidarietà;

che i nostri fari servano ad illuminare soltanto volti sereni,

che la nostra barella trasporti solo allegria;

che le nostre manichette restino sempre asciutte;

che i nostri cani siano solo fedeli e giocosi compagni di vita,

che dalle nostre radio si diffondano solo messaggi di pace e di speranza;

che i nostri attrezzi siano strumenti per una vita migliore;

che i nostri mezzi portino solo pace e serenità e che la nostra pala rimanga,

per tutti, solo il simbolo della fatica e della partecipazione.

Signore, quando tutto questo non sarà possibile sostienici

nella nostra attività di soccorso che oltrepassa tulle le barriere ideologiche razziali


e sociali e se mai ci fosse la necessità,

anche con tutti i nostri difetti e le manchevolezze umane,

là assistiti dal nostro Patrono SAN PIO, noi saremo pronti:

per limitare i danni che l'uomo ha causato;

per portare anche un semplice sorriso ed esprimere il significato della vera solidarietà.

Aiutaci ad aiutare chi si trova nella sofferenza, nelle ostentazioni, nelle calamità.

Amen.''


Lungo applauso ed attimi di commozione poi per il nostro rappresentante dopo la lettura degli ultimi atti di vita terrana di Padre Pio trascritti da un suo confratello. San Pio da Pietrelcina può essere considerato un maestro delle virtù richieste a quanti hanno scelto di esprimere la solidarietà, le generosità del dono di sé e la condivisione soprattutto con coloro che vivono momenti di dramma e di sofferenza perché la loro vita quotidiana è sconvolta da catastrofi e calamità di qualsiasi natura. "Age quod agis", ha fatto scrivere Padre Pio sul pavimento della sacrestia a San Giovanni Rotondo, "Vivi con tutto te stesso ciò che stai facendo". La serata si è poi conclusa con la foto di gruppo dei volontari presenti, poco meno della metà di quelli in forza al Comune di Francavilla al Mare, con la partecipazione del consigliere delegato Paolo Palmitesta.

22 settembre 2009

SISMA FA TREMARE L'UMBRIA


Una scossa di magnitudo pari a 3,2 della scala Richter ha interessato, intorno alla mezzanotte di ieri, le provincie di Terni e Perugia. Le località più prossime all'epicentro sono Massa Martana, Todi ed Acquasparta. Al momento non risultano danni a cose o persone.

21 settembre 2009

NOTIZIA FLASH

L'appuntamento previsto per domani 22/09, alle ore 20.30 presso la chiesa di San Bernardino, è stato spostato allo stesso orario ma in luogo differente. Il ritrovo avverrà davanti la chiesa di Santa Maria Maggiore (S.Franco).

20 settembre 2009

AVVERTITO SISMA NELLE MARCHE


Stamattina intorno alle ore 5.50 una scossa di magnitudo 4.6 ha colpito il territorio a cavallo delle provincie di Ancona e Macerata. L'epicentro è stato individuato tra i comuni di Santa Maria Nuova, Montefano e Appignano. La scossa, chiaramente avvertita dalla popolazione impaurita, ha interessato un'area piuttosto vasta, anche a causa della profondità relativamente bassa della scossa, circa 37,7 chilometri. La Protezione Civile attualmente non segnala danni a cose o persone.

18 settembre 2009

PULIAMO IL MONDO 2009


Dal 25 al 27 settembre 2009 torna ''Puliamo il mondo'', l'edizione italiana promossa da Legambiente della campagna internazionale ''Clean Up the World''. In scena dal lontano 1993, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo anche quest'anno propone tante tante iniziative su tutto il territorio. Protagonisti sono gli oltre 1000 gruppi di ''volontari dell'ambiente'', che organizzano l'iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, comitati e amministrazioni cittadine. Un esercito di volontari muniti di guanti, rastrelli e ramazze si ritroveranno in ogni parte d'Italia per ripulire dai rifiuti abbandonati strade, piazze, parchi, spiagge e fiumi. Per la 16esima edizione, lo slogan di ''Puliamo il mondo'' è ''Smettiamola di nascondere i problemi''. Nella tre giorni molte amministrazioni locali saranno impegnate in importanti azioni di riqualificazione delle aree urbane per valorizzare e preservare gli ambienti naturali dall'abusivismo edilizio e dalla cementificazione. A livello locale l'iniziativa si svolgerà in collaborazione con associazioni e comitati e la parte del leone la faranno ancora una volta i singoli cittadini con interventi di recupero dal degrado e di gestione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata, azioni semplici ma efficaci che producono un reale cambiamento. Nota dolente pare che quest'anno la città di Francavilla al Mare abbia voltato le spalle all'iniziativa mentre i comuni del chietino aderenti a "Puliamo il mondo" sono i seguenti: Atessa, Celenza sul Trigno, Civitella Messer Raimondo, Fara Filiorum Petri, Guardiagrele, Lanciano, Miglianico ed infine San Salvo. Per maggiori informazioni su ''Puliamo il mondo 2009'' sono disponibili sul sito dedicato.

16 settembre 2009

23 SETTEMBRE, CELEBRAZIONI SAN PIO


I volontari del Gruppo sono invitati a partecipare ai riti celebrativi in occasione della ricorrenza del 23 settembre, giorno dedicato alla festa liturgica di San Pio da Pietralcina, santo protettore dei volontari di protezione civile.

Appuntamento alle ore 20.30 di martedì 22 settembre presso la piccola chiesa di San Bernardino. In seguito si avvierà la processione con la statua del santo alla volta della chiesa di Santa Maria Maggiore (S.Franco) dove Don Giuseppe De Gregorio presedierà la messa solenne.

SCOSSA SISMICA NEL CHIETINO


E' stata registrata intorno all'una di stamattina, secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia, una scossa di terremoto con magnitudo 3.4 con epicentro nella zona compresa tra i comuni di Colledimacine, Lettopalena e Montenerodomo. L'evento è stato avvertito dalla popolazione ma al momento, secondo rilievi effettuati dalla Sala situazione Italia del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, non risultano danni a cose o persone.

11 settembre 2009

LA COSVEGA INCONTRA I VOLONTARI


Giovedì 17 settembre prossimo, alle ore 18.30 presso la sede dei volontari si terrà un'incontro con i rappresentanti della ditta Cosvega che illustreranno il piano strategico per la massiccia campagna di sensibilizzazione verso la raccolta differenziata. Interverrà Massimo Galasso che esporrà ai volontari informazioni che poi saranno divulgate anche ai cittadini, favorendo la giusta sensibilizzazione ad effettuare una raccolta dei rifiuti corretta e regolamentata. I volontari come ricordato nel post precedente, interverranno sul territorio di Francavilla garantendo innanzitutto una presenza tangibile delle istituzioni comunali e successivamente visioneranno possibili anomalie al sistema di raccolta dei rifiuti. Queste ultime verranno segnalate alla Cosvega che adotterrà le dovute risoluzioni. I servizi ambientali partiranno a giorni e dureranno per tutto l'inverno. I volontari composti da due elementi a squadra effettueranno i turni dalle ore 8.00 alle 11.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. Nelle prime settimane a cadenza giornaliera come richiesto dall'ente.

10 settembre 2009

TASK FORCE AMBIENTALE


...E adesso ci toccherà pattugliare il territorio comunale alla ricerca, o meglio stanare, le malefatte di quei cittadini che se ne infischiano del senso civico. E' quanto emerge dalla riunione tenutasi lunedì scorso con le autorità comunali a cui hanno presenziato alcuni volontari del GCVPC. Non chiamatela ronda, perchè questa decisione è nata dalla necessità di ristabilire un po' di ordine e di regole per la buona riuscita della raccolta differenziata già avviata da questo comune, ma che nel suo percorso programmato intoppa nei più svariati inconvenienti. Le zone interessate sono, a sud quella del Foro e a nord Pretaro. Gli episodi summenzionati sono riconducibili alla pessima abitudine di qualche cittadino residente nei paesi confinanti (come Ripa Teatina e Miglianico dove si attua già la raccolta differenziata. nds) che furbescamente e nelle ore sottoposte a meno controlli, scaricano la loro immondizia rigorosamente non differenziata nei cassonetti del nostro territorio. Pertanto il Comune di Francavilla ha ritenuto opportuno di avvalersi dei volontari di protezione civile che saranno impiegati solo ed esclusivamente in controllo preventivo, collaborando a stretto contatto con la polizia municipale. Come avviene in altre parti d'Italia per problematiche analoghe. Quest'ultima poi provvederà alle sanzioni del caso. I volontari che vogliono prestare servizio possono lasciare il proprio nominativo presso l'ufficio comunale, stanza 26.
Nel link una brochure sulla campagna per la raccolta differenziata avviata nei mesi scorsi in Campania.

03 settembre 2009

SOTTO INDAGINE A L'AQUILA LA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE E L'INGV


Ci sono alcune questioni, vicende, aspetti di rilevanza nazionale di cui la popolazione non deve essere messa al corrente. E’ una strategia di "disinformazione" durevole, efficace e ben consolidata. Nulla sembra in grado di metterne in discussione la correttezza e la validità. Nemmeno il peggiore degli eventi.

E così, come al popolo aquilano è stato negato prima del terremoto il diritto di sapere ciò a cui stava andando incontro, ora al popolo nazionale viene negato il diritto di sapere che gli enti preposti alla sua sicurezza sono accusati di omicidio colposo plurimo. Salvo pochissime lodevoli eccezioni (prevalentemente organi di informazione locali e blog/siti di informazione), l’informazione nostrana ha accuratamente ignorato questa notevole vicenda.

Il 14 dicembre del 2008 aveva inizio nel territorio aquilano quell’attività sismica che avrebbe colpito l’intera provincia per oltre 8 mesi, una serie inarrestabile di scosse telluriche che durano ancora oggi. Tutto iniziò con una debolissima scossa di magnitudo 1,8. Era il prologo della fine.

Nei mesi di gennaio, febbraio e marzo le scosse vanno via via intensificandosi, in magnitudo e in frequenza, fino ad arrivare alla forte scossa del 30 marzo. Una scossa di media entità, 4 gradi Richter, in grado però di procurare una considerevole quantità di danni strutturali al capoluogo abruzzese, una città dal prezioso valore storico. Il Comune di L’Aquila, sotto ordine del sindaco Cialente, ordina la chiusura di tutti gli edifici scolastici sin dal 31 marzo ed effettua, in collaborazione con la Provincia dell’Aquila, una serie di sopralluoghi per la stima dei danni e dei rischi strutturali vigenti.

15 milioni la stima dei danni (a edifici pubblici e privati) cui fare fronte. 2 scuole risultano inagibili. Le altre se la cavano con lievi lesioni strutturali.

Gli enti locali intravedono una preoccupante escalation dell’attività sismica. Pertanto chiedono d’urgenza una riunione ad-hoc della Commissione Grandi Rischi (commissione costituita da Protezione Civile, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Centro Nazionale Terremoti, fondazione Eucentre, Ufficio Rischio Sismico della P.C. ed esponenti dell’universo scientifico nazionale), che viene fissata per il giorno successivo, il 31 marzo, proprio a L’Aquila.

Lo scopo della riunione, stando alle note ufficiali della Protezione Civile, consiste nel "fornire ai cittadini abruzzesi tutte le informazioni disponibili alla comunità scientifica sull’attività sismica delle ultime settimane". Una motivazione che, con il senno di poi, risulta essere una beffa, una presa in giro, ben peggiore del risultato della riunione stessa.

In serata, infatti, viene pubblicato il verbale della riunione. Nelle stesse ore i componenti della Grandi Rischi rilasciano interviste e dichiarazioni presso i più svariati organi di informazione.

Abruzzo 24 Ore riporta con chiarezza il risultato della riunione: "Lo sciame sismico che interessa l’Aquila da circa tre mesi è un fenomeno geologico tutto sommato normale, che non è il preludio ad eventi sismici parossistici, anzi il lento e continuo scarico di energia, statistiche alla mano, fa prevedere un lento diradarsi dello sciame con piccole scosse non pericolose".

Al tempo stesso, si aggiunge: "Uno specifico evento sismico non può essere previsto, chi lo fa procura solo ingiustificato allarme". Una dichiarazione che va ad annullarsi da sola: si stabilisce la normalità e la regolarità dello sciame sismico, salvo poi dichiarare che è scientificamente impossibile fare previsioni. Una regola che vale per Giampaolo Giuliani ma non per gli enti legati all’esecutivo nazionale.

Ancora più esplicita la dichiarazione ufficiale di Bernardo De Bernardinis, vice-capo della Protezione Civile, riportata da Il Capoluogo d’Abruzzo: "È utile precisare che non è possibile prevedere in alcun modo il verificarsi di un terremoto e che non c’è nessun allarme in corso da parte del Dipartimento della Protezione Civile, ma una continua attività di monitoraggio e di attenzione. Rispetto alle conoscenze scientifiche attuali per quanto riguarda lo sciame sismico in atto, non ci aspettiamo una crescita della magnitudo. È lecito aspettarsi altri danni, ma sempre su questa tipologia, vale a dire su elementi secondari, come i cornicioni, ma certamente non strutturali. Non esiste, ad oggi alcuna possibilità di prevedere i terremoti. Possiamo solo capire quello che potrebbe essere lo scenario atteso".

Era possibile solo capire lo scenario atteso. E non lo si è fatto.

Se le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa risultavano improntate alla più azzardata rassicurazione, non era da meno il verbale ufficiale della riunione rilasciato dalla Grandi Rischi. Prof. Boschi (Presidente INGV): "I forti terremoti in Abruzzo hanno periodi di ritorno molto lunghi. Improbabile che ci sia a breve una scossa come quella del 1703, pur se non si può escludere in maniera assoluta". Prof. Calvi (Eucentre): "Sulla base del documento distribuito dal DPC si nota che le registrazioni delle scosse sono caratterizzate da forti picchi di accelerazione, ma con spostamenti spettrali molto contenuti, di pochi millimetri, e perciò difficilmente in grado di produrre danni alle strutture. C’è quindi da attendersi danni alle strutture più sensibili alle accelerazioni, quali quelle a comportamento fragile".

Quando De Bernardinis chiede l’entità dei possibili danni successivi ad una scossa, il Professor Dolce (Direttore Ufficio Rischio Sismico Protezione Civile) "evidenzia la vulnerabilità di parti fragili non strutturali ed evidenzia come sia importante, nei prossimi rilievi agli edifici scolastici, verificare la presenza di tali elementi, quali controsoffittature, camini, cornicioni in condizioni precarie". La possibilità di danni alle strutture, alle fondamenta, veniva esclusa a priori. Dall’intera commissione. Fatta eccezione per il Professor Claudio Eva, dell’Università di Genova, che non ha rilasciato nessuna dichiarazione a verbale.

Il giorno successivo alla riunione, nonostante la mobilitazione compatta dell’apparato governativo della Grandi Rischi, permangono le forti perplessità e i dubbi del sindaco Cialente sulle conclusioni della Commissione e, navigando a forza contro la corrente della "rassicurazione" e dell’"ottimismo", porta la Giunta Comunale a deliberare una formale richiesta di dichiarazione dello Stato d’Emergenza per le zone colpite dal sisma del 30 marzo.

Queste le frasi con cui la richiesta viene presentata formalmente tramite raccomandata al Dipartimento della Protezione Civile: "In relazione ai gravi e perduranti episodi di eventi sismici il cui inizio risale al 16 gennaio scorso, sotto forma di quotidiano sciame sismico di complessive 200 scosse e oltre, culminato con scossa di quarto grado il 30 marzo scorso, chiedesi urgente e congruo stanziamento di fondi per prime emergenze, nonché dichiarazione stato emergenza ai fini dell’effettuazione dei necessari interventi di ripristino idoneità degli edifici pubblici e privati. Inoltre, si segnalano in particolare gravissimi danni strutturali in due edifici scolastici ospitanti cinquecento alunni".

La richiesta del Comune di L’Aquila trova spazio sui tanti quotidiani abruzzesi il giorno dopo la sua delibera. Non è una vicenda segreta. E’ un atto pubblico noto sin dal giorno della sua approvazione. Una richiesta ragionevole, dettata dalla giustificata paura di un incremento dell’attività sismica. Una paura tramutatasi in terrificante realtà. Ed una raccomandata lasciata marcire in dimenticatoio.

Cinque giorni dopo la richiesta inviata al Dipartimento della Protezione Civile la scossa di magnitudo momento 6.3 distrugge il capoluogo abruzzese.Lo stesso giorno della catastrofe, Bertolaso giustifica la posizione della Grandi Rischi con le seguenti parole: "Avevo chiesto la riunione perché volevo un momento di confronto (con chi?, ndr). Dopo c’è stata una conferenza stampa in cui professor Barberi e il professor Boschi più altri esperti di chiara fama hanno esaminato tutte le informazioni ed hanno stabilito che non era assolutamente prevedibile alcuna situazione di terremoto più violenta di quelle che erano state registrate". Dimentica di dire che oltre a stabilire l’impossibilità di prevedere, "gli esperti di chiara fama" (tra cui il suo facente veci, De Bernardinis) hanno stabilito che era da escludere un incremento dell’attività.Sembrava essere una storia tipicamente italica, dove valutazioni azzardate, rassicurazioni forzate e senza fondamento, volontà politiche di tenere buona una popolazione al limite del panico finiscono per indurre ad una pericolosa serenità, forse corresponsabile di alcuni dei 307 morti del 6 aprile e su cui nessuno spenderà mezza parola di critica.

Questa volta, quell’oblio tipico da "scurdammece o’ passate", non ha trovato terreno fertile. E così un avvocato del foro di L’Aquila, Antonio Valentini, pochissimi giorni fa ha presentato alla Procura della Repubblica di L’Aquila un esposto per omicidio colposo che chiama in giudizio l’intera Commissione Grandi Rischi, raccogliendo a sé numerosissime testimonianze, tra cui i tanti familiari delle vittime della Casa dello Studente.

Un’ipotesi di reato che si configura come l’opposto del "procurato allarme". E che, a differenza di quest’ultimo, può essere davvero letale.
Fonte: AgoraVox Italia