Il Consiglio dei Ministri di quest'oggi ha varato il decreto legge anti-stupri, provvedimento d'urgenza dopo i fatti dei giorni scorsi. Ebbene da oggi quindi si dà definitivamente il via libera alla costituzione di ronde dovutamente regolamentate. Il ministro Maroni dice che "l’obiettivo è passare dalle ronde fai da te ai volontari per la sicurezza, regolati e controllati”. In seguito espone nei dettagli l’articolo 6 del decreto legge, in cui si prevede "un piano straordinario di controllo e presidio del territorio". Un obiettivo da perseguire grazie al coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali, dai sindaci, dalle forze dell’ordine e dai cittadini, per il presidio e il controllo del territorio in modo regolato. Maroni comunque è cauto, il fenomeno è da gestire con attenzione: "Con il decreto - rileva il titolare del Viminale - prevediamo che sia gestito, controllato, utile". Le ronde "non saranno armate, ma dotate solo di telefonini e ricetrasmittenti con cui avvertire le forze dell’ordine". In particolare, il provvedimento prevede il coinvolgimento di "associazioni di cittadini che, sotto il coordinamento del sindaco e con certi requisiti previsti da un decreto che emanerà il ministero dell’Interno, coordinati e controllati dal prefetto e dal comitato provinciale per l’ordine e sicurezza, potranno controllare il territorio per prevenire i reati e contrastare la criminalità con regole ben precise e ben definite". In basso un quadro generale.
DECRETO ANTI-STUPRI
RONDE
- Non armate
- Agiscono in coordinamento col Prefetto
- Formate da "volontari per la sicurezza" (precedenza ad ex carabinieri e poliziotti)
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